di Francesco Donadoni
Le sue condizioni erano disperate. Un quadro clinico che con il trascorrere delle ore è peggiorato. È morto Nicola Rebussi, il ragazzo di 22 anni, di Scanzorosciate travolto lunedì da una valanga al Passo della Manina. Portato con l’elisoccorso al Papa Giovanni di Bergamo, era stato trasferito in Terapia intensiva. La famiglia ha autorizzato l’espianto degli organi. "Il nostro Nicola ha raggiunto nonno Santo ad aggiustare le scarpe in paradiso. Ora gli angeli non avranno più le scarpe rotte!", ha scritto su Facebook la famiglia, titolare del negozio Rebussi Calzature di Grumello del Monte. I funerali si svolgeranno sabato 27 marzo alle 10 alla la parrocchia di S. Pantaleone a Scanzorosciate.
L’incidente lunedì, quando Nicola Rebussi era in montagna in compagnia di due amici coetanei, anche loro residenti a Scanzorosciate. Avevano deciso di effettuare un’escursione a Valbondione, da Lizzola fino alla chiesetta del Cai che separa la Valle di Scalve dalla Valle Seriana, a 1.800 metri. I ragazzi avevano con loro tutta l’attrezzatura necessaria per lo sci alpinismo, anche gli apparecchi elettronici per il recupero dei dispersi nelle valanghe (Arva). Ma la neve spostata dal forte vento soffiato in quota negli ultimi giorni aveva formato accumuli instabili che non hanno retto al passaggio degli sci. Intorno alle 10 la valanga, con un fronte di circa 50 metri. Il ventiduenne, che apriva la fila attraversando l’ultimo traverso prima di raggiungere la cresta, secondo una prima ricostruzione avrebbe involontariamente causato il distacco ed è stato travolto dalla massa di neve che lo ha trascinato verso valle, lungo il pendio, per circa 200 metri. I due amici, dietro di lui, sono riusciti a evitare la valanga, hanno dato subito l’allarme chiamando il 112 e scavando hanno liberato il volto del ventiduenne, rimasto sepolto, per cercare di farlo respirare, anche se il ragazzo aveva probabilmente già perso i sensi a quel punto.
La situazione è parsa da subito drammatica: all’arrivo dell’equipaggio medico dell’elicottero lo sci alpinista era in stato di incoscienza e in arresto cardiocircolatorio. Su Facebook, anche il sindaco di Scanzorosciate Davide Casati ha voluto ricordare il ragazzo: "E poi succedono queste tragedie... così all’improvviso, in modo crudele — ha scritto — Nicola, un ragazzo della nostra comunità di Scanzorosciate ci ha lasciato. Sono vicino a tutti voi e a nome di tutta la comunità vi rivolgo le più sentite condoglianze. Vi siamo vicini e vi abbracciamo forte".