
La presentazione dell’iniziativa con gli studenti che hanno disegnato il logo
Treviglio (Bergamo), 29 maggio 2019 - Gli studenti della 4 D indirizzo tecnico–grafico dell’istituto Zenale e Butinone di Treviglio realizzano un logo per combattere il fenomeno della ludopatia, disegnato sulle buste del pane. Parte così la nuova campagna di sensibilizzazione e di informazione sugli effetti dannosi del gioco d’azzardo, attraverso 400 mila sacchetti di pane con impresso il messaggio «stop al gioco d’azzardo patologico» verranno distribuiti a tutti i panificatori della Bassa, da cui partirà la sperimentazione. Pionieri del progetto la Risorsa Sociale di Gera D’Adda che coinvolge i 18 Comuni dell’ambito di Treviglio, in collaborazione con le scuole superiori dell’ambito, con capofila l’Isis Zenale e Butinone di Treviglio, l’Ufficio scolastico provinciale, l’Asst di Bergamo, la Cooperativa Itaca e l’Associazione panificatori Aspan.
Claudia Ronchi, studente della 4 D dell’istituto di Treviglio è l’autrice del logo disegnato sul fronte dei sacchetti, mentre Elisa Turloni di Castel Rozzone, ha realizzato quello stampato sul retro. L’idea nasce e si sviluppa, così, attraverso un progetto di educazione tra pari che ha visto coinvolti oltre 200 studenti delle superiori e più di 1.000 delle medie. Messaggi semplici e chiari, di poche parole ma di diretto e forte impatto, capaci di entrate direttamente nelle case dei cittadini che ogni giorno comprano il pane, ricordando come questo sia un alimento essenziale per il benessere della persona.
Ma non solo, il pane viene qui ricordato come il simbolo della condivisione e della comunità, così come le relazioni e le collaborazione sono gli ingredienti necessari per contrastare la fragilità e i danni causati dal gioco d’azzardo. «Sia l’Ambito del Comune di Treviglio - commenta il vicesindaco di Treviglio e Presidente di Risorsa Sociale, Pinuccia Prandina - sia Risorsa Sociale di Gera D’Adda hanno fatto un grandissimo lavoro nel contrastare il fenomeno dell’azzardopatia, che sta registrando numeri sempre più importanti. I casi di ludopatia nel corso di dieci anni si sono, infatti, decuplicati. L’8% della popolazione ultrasessantenne sembra essere quella più affetta dalla smania del gioco d’azzardo, anche se un’indagine sui più giovani evidenzia un’inclinazione al vizio sempre più preoccupante».