REDAZIONE BERGAMO

Ucciso dal monossido in casa. Usava il braciere per scaldarsi

La vittima è un uomo di sessant’anni di Fonteno nella Bergamasca, morti anche cane e gatto .

La vittima è un uomo di sessant’anni di Fonteno nella Bergamasca, morti anche cane e gatto .

La vittima è un uomo di sessant’anni di Fonteno nella Bergamasca, morti anche cane e gatto .

Da alcuni giorni non rispondeva al telefono alle chiamate dei parenti. E nemmeno a chi suonava alla porta di casa sua. Un silenzio preoccupante. E infatti Mohamed Nachat, 60 anni, imbianchino di origine marocchina che viveva nella frazione Xino di Fonteno, in via Martiri della Libertà è stato trovato senza di vita: all’origine del decesso una intossicazione di monossido di carbonio sprigionato da un braciere che la vittima usava per scaldarsi e scaldare casa. A dare l’allarme mercoledì sono stati dei vicini. A fare la terribile scoperta sono stati carabinieri e vigili del fuoco dopo essersi introdotti nell’abitazione dell’artigiano. Vicino al corpo, anche il cane e il gatto, entrambi morti, che gli facevano compagnia. Durante gli accertamenti è stata rilevata traccia del gas, la sostanza letale proveniva probabilmente dal braciere: nell’abitazione le forze dell’ordine hanno trovato le utenze domestiche disattivate. I carabinieri della Compagnia di Clusone sono al lavoro per chiarire i contorni della drammatica vicenda. Lascia un figlio 14enne, che viveva a Endine con la ex moglie italiana. Mohamed Nachat viveva da solo con gli animali domestici a Xino, frazione di Fonteno. L’allarme è stato lanciato mercoledì attorno alle 20, dopo che negli ultimi giorni Nachat aveva smesso di rispondere al telefono e al citofono. Per entrare nell’abitazione dell’uomo i vigili del fuoco hanno rotto una finestra. L’artigiano viveva lì quell’indirizzo da qualche tempo, dopo una vita passata sul lago d’Iseo. Con lui, solo i suoi animali domestici. Scattato l’allarme, sul posto la centrale operativa del 118 ha inviato il personale sanitario a cui non è rimasto altro da fare che constatare il decesso per esalazione di monossido. A quanto risulta, nonostante avesse un’attività e lo si vedesse girare con il suo furgone, viveva in condizioni precarie, senza utenze. La procura ha già disposto la restituzione della salma ai familiari, composta nella casa funeraria Vitali, in via Gaiano 17, a Endine. Nachat si era convertito al cristianesimo, tanto che i funerali saranno celebrati nella chiesa parrocchia alle 10.30.

Francesco Donadoni