FEDERICA PACELLA
Cronaca

"Un porto sicuro per chi è povero". Alla Locanda il Natale degli ultimi

Brescia, la storica struttura di accoglienza dei frati dei Fatebenefratelli negli anni si è trasformata. Oggi risponde in modo sempre più adeguato ai bisogni di chi è in difficoltà sull’intero territorio.

"Un porto sicuro per chi è povero". Alla Locanda il Natale degli ultimi

"Un porto sicuro per chi è povero". Alla Locanda il Natale degli ultimi

"La prima volta che arrivai alla Locanda ero spaesato. Ho sempre avuto una mia vita. Ero sposato ed ho un figlio di 18 anni. Ma prima di arrivare alla Locanda, sono stato due mesi in strada". Inizia così il racconto di uno degli ospiti della Locanda San Giovanni di Dio, in via Flero, a Brescia, dove ci si prepara a vivere il Natale, con la consapevolezza che nuove povertà stanno emergendo. Un padre di Brescia, dei giorni nostri, ma la sua testimonianza potrebbe essere quella di un ospite della casa di san Giovanni di Dio, nella Spagna del Cinquecento. Come il Santo dei Fatebenefratelli non mandava via nessuno, anche oggi nessuno viene mandato via dalla Locanda bresciana che fa tesoro dell’ospitalità dell’Ordine, la stessa che ha animato dal 1981 il Dormitorio San Riccardo Pampuri, presso l’Asilo Notturno, sempre a Brescia.

Negli anni, il servizio di accoglienza dei frati Fatebenefratelli si è trasformato, cercando sempre più di rispondere alle esigenze del territorio ed alle nuove forme di povertà. Al momento, accoglie venti persone (ma le richieste sono molte di più), in stato di emarginazione sociale e disagio abitativo, andando oltre il classico dormitorio cittadino. L’accoglienza è h24 e la persona viene immediatamente inserita in un progetto educativo individuale, che comprende assistenza sanitaria, accompagnamento sul territorio, supporto psicologico, supporto nella gestione dei rapporti con i servizi territoriali invianti, attività ricreative e di animazione sociale, accompagnamento educativo.

Anche in questo Natale, spiega Fra Angelo Sala, referente Religioso della Locanda, "l’accoglienza viene prestata come una risposta ad un bisogno della società che cambia di continuo", laddove "la missione del nostro Ordine Ospedaliero è dunque la stessa di sempre: fate del bene, fratelli, perché facendo del bene ai poveri lo farete a voi stessi, come diceva San Giovanni di Dio". Con quali risultati? "Sono in prova per un piccolo lavoro part-time – racconta il padre bresciano -. Non avrei mai pensato di fare questo lavoro, ma mi rende felice. Mi rende felice avere un motivo per alzarmi la mattina e potermi rendere utile. Con la speranza di poter presto riabbracciare mio figlio".