REDAZIONE BERGAMO

Antonello Manca muore in Val Gerola: l’escursionista milanese 66enne è precipitato da un pendio ghiacciato

L’incidente è avvenuto nel comprensorio del Pizzo Tre Signori, Alpi Orobie, fra le province di Bergamo e Sondrio. Quando l’equipaggio del Soccorso alpino ha raggiunto la zona impervia per lui non c’era più niente da fare

Soccorsi dopo un incidente in montagna; nel riquadro, Antonello Manca

Soccorsi dopo un incidente in montagna; nel riquadro, Antonello Manca

Ornica (Bergamo), 1 aprile 2025 – È scivolato per trecento metri lungo un pendio ghiacciato. Una caduta che non gli ha lasciato scampo. Vittima dell’ennesimo incidente in montagna nel primo pomeriggio di oggi 1 aprile è Antonello Manca, un 66enne residente a Milano, impegnato in un’escursione assieme ad altri tre amici della provincia di Bergamo sulle montagne delle Alpi Orobie all’altezza del Comune di Ornica, a circa trenta chilometri dal capoluogo.

 Pare che si fossero conosciute via social, forse proprio perché uniti dal piacere di qualche escursione in montagna, proprio come quella di ieri, con una giornata di sole, clima ideale per una scarpinata in quota. 

Antonello Manca: la montagna era la sua passione
Antonello Manca: la montagna era la sua passione

La segnalazione degli amici al centralino del 112 è arrivata poco dopo mezzogiorno, come indicazione quella dell’impianto del Pescegallo in Alta Val Gerola, quindi fra le province di Bergamo e Sondrio, nel comprensorio del Pizzo dei Tre Signori.

L’intervento

Quando l’equipaggio del soccorso alpino ha raggiunto il luogo della segnalazione assieme all’elisoccorso (allertati come d’abitudine anche i carabinieri), è riuscito a individuare l’uomo. Per lui purtroppo, non c’era però più nulla da fare. La salma è stata poi portata a valle, al cimitero di Piazza Brembana. Sempre a Ornica si era verificato proprio all’inizio dell’anno un altro incidente, costato la vita a un milanese di 64 anni. 

Il precedente

Il 66enne stava percorrendo in discesa il sentiero del Cai che dal rifugio Benigni porta ai Piani dell'Avaro, quando è precipitato in un burrone, forse dopo essere scivolato o forse dopo essere stato colto da un malore. Si trovava a oltre duemila metri d’altezza. Era riuscito a comunicare col telefonino col 112, al quale aveva raccontato di essere caduto in un burrone, senza tuttavia riuscire a comunicare il punto esatto in cui si trovava.