MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Bergamo, vandali contro Comune e sindaca: scattano le denunce

Elena Carnevali Imbrattata la facciata di Palazzo Frizzoni con scritte deliranti sulla crisi climatica. La firma del gruppo “Vivi“ che dagli anni del Covid è anti-vaccini

Bergamo, 13 novembre 2024 - Blitz no vax e dei negazionisti del cambiamento climatico nella notte tra lunedì e martedì a Bergamo. A farne le spese sono stati Palazzo Frizzoni, storica sede del Comune del capoluogo, e palazzo Uffici, entrambi situati in Piazza Matteotti, in pieno centro cittadino, imbrattati con vernice rossa utilizzata per scrivere frasi deliranti. A compiere il raid vandalico sarebbe stato il gruppo Vivi, che dagli anni del Covid promuove una campagna anti vaccini, e che ora ha allargato il proprio campo d’azione alla gestione della crisi climatica.

La facciata imbrattata di Palazzo Frizzoni, la sede del Comune di Bergamo
La facciata imbrattata di Palazzo Frizzoni, la sede del Comune di Bergamo

Nel mirino degli sconosciuti è finita anche la sindaca Elena Carnevali, definita “nazista”, e in difesa della quale è intervenuto via social l’ex primo cittadino di Bergamo Giorgio Gori, che le ha espresso solidarietà e sostegno.

La facciata del municipio è stata completamente ricoperta di scritte sulla crisi climatica (Co2=frode), sui vaccini e sulle rispettive responsabilità del governo. Stesso trattamento è stato riservato a palazzo Uffici, “marchiato“ con la doppia V che identifica il gruppo e con slogan contro l’agenda 2030 sul clima e il G20. Già dalle prime ore di ieri mattina operai comunali si sono messi al lavoro per rimuovere le frasi.

Imbrattato Palazzo Frizzoni a Bergamo
Imbrattato Palazzo Frizzoni a Bergamo

Il Comune ha immediatamente sporto denuncia contro ignoti per l’imbrattamento delle sue sedi, mentre la sindaca Carnevali si riserva di farlo personalmente per le ingiurie ricevute. “Questo atto di violenza simbolica contro le istituzioni è di una gravità inaccettabile, e costituisce un attacco non solo ai luoghi fisici della democrazia, ma anche alla convivenza civile e al rispetto delle leggi”, si legge in una nota diffusa dall’amministrazione comunale. “È altrettanto preoccupante che dietro questo gesto si nasconda una pericolosa negazione della realtà scientifica”.