MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Verdello, in 17 senza casa dopo l’incendio: Comune e parrocchia cercano una sistemazione

Il sindaco Fabio Mossali. “La cosa più importante è che nessuno si sia fatto male, poteva finire molto peggio”

L'incendio sul tetto della palazzina di Verdello

L'incendio sul tetto della palazzina di Verdello

Verdello (Bergamo) – Dopo la grande paura, adesso è il momento della messa in sicurezza. Sono iniziati a Verdello le operazioni da parte dell’impresa contattata dal Comune per reinstallare una copertura sul tetto della palazzina di via Leonardo da Vinci distrutta dall’incendio divampato domenica mattina presto, intorno alle 6,30.

L’intervento garantirà una prima accessibilità agli appartamenti per far sì che i 17 inquilini sfollati, rimasti senza casa, possano recuperare i loro oggetti personali (alcuni al momento del rogo si trovavano in vacanza). Domenica le famiglie si sono organizzate autonomamente per affrontare l’emergenza, cercando ospitalità da parenti e conoscenti. "Nei prossimi giorni - annuncia il sindaco di Verdello Fabio Mossali - cercheremo delle soluzioni adatte sul medio periodo. Come amministrazione comunale, purtroppo, non disponiamo di locali adeguati per questo tipo di situazioni, ma ci stiamo muovendo in collaborazione con la parrocchia per cercare di capire se sul territorio e nei comuni confinanti sia possibile individuare una collocazione per gli sfollati. La cosa più importante è che nessuno si sia fatto male, poteva finire molto peggio. Un incendio che si sviluppa mentre le persone dormono comporta un rischio ancora maggiore: fortunatamente un residente ha sentito l’odore del fumo e ha chiamato subito i vigili del fuoco".

I pompieri non si sono ancora sbilanciati sulle cause delle fiamme. Per arrivare ad un’opitesi attendibile, sarà necessario attendere l’esito completo dei rilievi. Al piano terra della palazzina di via Leonardo da Vinci si trovano due attività commerciali, un’edicola e una pizzeria kebab. La prima potrebbe riaprire a breve, forse già oggi, una volta ultimate le operazioni di messa in sicurezza dei locali. I titolari della pizzeria, invece, potrebbero dover aspettare alcune settimane prima di riprendere l’attività, visto che l’incendio ha interessato e danneggiato anche la canna fumaria del forno.

E veniamo agli appartamenti colpiti dalle fiamme. Uno non è stato danneggiato direttamente dal fuoco e tornerà agibile una volta risolto il rischio dettato da una grondaia pericolante. Gli altri tre rimarranno inagibili a lungo, anche se le reali tempistiche non sono ancora state stabilite.