Bergamo - Cosa ci facessero all’una di notte a Martinengo, nella Bassa, vestiti da militari, sarà chiarito. Una delle ipotesi è che volessero fare una rapina. Erano in due, vestiti con tanto di elmetto da guerra e avevano delle armi soft-air e persino delle ricetrasmittenti, probabilmente per rendersi il più credibili possibile. Proprio come quelli che giocano alla simulazione di guerra, mimetizzandosi nella natura ed equipaggiati per ogni situazione. Ma questi due, entrambi giovani, uno di Cremona e l’altro di Bologna - poi arrestati per tentata rapina - nella notte tra domenica e lunedì intorno all’una non erano tra i boschi, ma in strada. E così mimetizzati avrebbero intimato l’alt a una persona, forse un residente del posto che percorreva in auto via delle Maschere Bergamasche, a Martinengo.
Sembra una scena da film: due militari che sbucano dal nulla. Per costringerlo a fermarsi, avrebbero addirittura simulato un posto di blocco. All’uomo i due avrebbero chiesto se avesse della sostanza stupefacente ricevendo una riposta negativa. Una richiesta anomala, visto il travestimento e la messinscena. A quel punto, forse per intimorirlo, uno dei arrestati avrebbe esploso in aria un colpo d’arma soft-air. Il rumore non è passato sotto traccia tant’è che qualcuno della zona si è svegliato. In breve sul posto sono arrivate un paio di pattuglie dei carabinieri della Compagnia di Treviglio che hanno bloccato i due vestiti da militari. Il passo successivo è stato quello di condurli alla caserma di Martinengo per le generalità e per i primi accertamenti. Da li sono stati accompagnati in carcere con l’accusa di tentata rapina. Nelle prossime ore saranno sentiti.