MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Villa D’Almè-Dalmine, vita da incubo: "Rumore e smog, pannelli mai finiti"

Mozzo, la protesta del comitato residenti: noi vittime di traffico e burocrazia

Traffico lungo l’arteria Villa d’Almè Dalmine dei tratti più congestionati della provincia

Traffico lungo l’arteria Villa d’Almè Dalmine dei tratti più congestionati della provincia

In balìa dell’inquinamento, dell’incuria e del traffico. È l’odissea che sono costretti a vivere da anni i residenti di via Vivaldi, a Mozzo. Alcuni edifici dell’area che affaccia sulla Villa d’Almè-Dalmine, una delle strade più trafficate della Bergamasca, non sono infatti mai stati dotati di pannelli isolanti e fonoassorbenti. Dal 2020 mancano proprio nella zona prossima al cavalcavia, e alla ferrovia, del tratto Bergamo-Ponte San Pietro dell’asse che collega il capoluogo orobico con la Valle Brembana. "L’assenza di barriere, che chiediamo da anni – spiegano i cittadini che fanno parte del comitato dei residenti – genera un effetto imbuto per cui polveri e particolato si condensano nel giardino del condominio situato al civico 20 di via Vivaldi, dove abitano 16 famiglie". A fine ottobre Arpa ha installato dei rilevatori di rumore, che sono stati rimossi la settimana successiva. "Le lungaggini della burocrazia – proseguono i rappresentanti del comitato dei residenti – ci hanno permesso di accedere agli atti solo a dicembre. Intanto nulla si è mosso per la realizzazione della barriera assorbente. I rilevamenti effettuati dall’Arpa dicono che il rumore percepito nelle nostre case, insieme all’incremento del traffico, è aumentato e supera i livelli di sicurezza nelle ore notturne. In attesa di una risposta dalle istituzioni, continuiamo a respirare smog e polveri sottili e a fare i conti con i rumori provocati dal traffico". Con i dati in mano anche il Comune di Mozzo ha inviato una richiesta all’Anas per la costruzione di un sistema fonoassorbente, ma finora non ci sono state risposte concrete. Il rapporto dell’Arpa mette in luce un altro problema che presto potrebbe interessare via Vivaldi: il raddoppio ferroviario della linea Bergamo-Ponte San Pietro. "A causa dell’interruzione del traffico ferroviario dovuto ai lavori di raddoppio della tratta, è impossibile misurare il contributo del rumore ferroviario all’inquinamento, ma quest’ultimo deve essere comunque valutato in prospettiva del futuro ripristino e della riapertura della tratta", si legge nell’analisi stilata da Arpa.

Michele Andreucci