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Virginio Epis morto a 93 anni: in questa foto il leggendario alpinista bergamasco è insieme al "discepolo" Simone Moro
È stato uno dei più prestigiosi e carismatici istruttori di sci e alpinismo della Scuola Militare Alpina di Aosta, figlio della solida e generosa terra bergamasca. Originario di Oltre il Colle in Alta Val Serina, fu il primo alpinista orobico a conquistare la vetta dell'Everest nel 1973 con la leggendaria spedizione militare italiana, l'Italian Everest.
Il mito di Virginio Epis
All'età di 93 anni è morto all'ospedale di Aosta, a causa di una polmonite, Virginio Epis, un vero e proprio mito dell'alpinismo italiano. I funerali saranno celebrati lunedì alle 15,45 nella Cattedrale di Aosta. Epis lascia le figlie Giulia e Debora e il fratello Erminio. Ai tempi dell'impresa sull'Everest, Epis aveva 40 anni. Faceva parte della seconda e ultima cordata della spedizione alpinistica, alla quale parteciparono altri due bergamaschi, Piero Nava, vice capo spedizione, e l'alpinista Mario Curnis.
Coraggio durante la spedizione
In quell'occasione, Epis si distinse anche per il suo coraggio. Durante la discesa, appena sotto la vetta, una bufera sorprese lui e gli altri compagni di cordata, rimasti a corto di ossigeno. Epis riuscì a salvarli passando loro la sua bombola.
Le innumerevoli ascese di Epis
Oltre alla conquista degli 8.848 metri dell'Everest, l'alpinista bergamasco vanta anche innumerevoli ascese nel gruppo del Monte Bianco e delle Dolomiti. “Anche se abitava ad Aosta,” sottolinea Paolo Valoti, ex presidente del Cai di Bergamo per cinque mandati, “Virginio ha sempre mantenuto uno stretto legame con Oltre il Colle e ha partecipato ad alcune serate organizzate in occasione di anniversari legati a quella spedizione”.
Eredità di un pioniere
Virginio Epis ha aperto la via dell'Everest ai diversi bergamaschi che, negli anni a seguire, hanno tentato e portato a termine l'impresa. La provincia di Bergamo è infatti l'unica in Italia ad avere ben undici alpinisti che hanno scalato il monte più alto del mondo. Oltre a Epis, gli altri sono Simone Moro, Mario Merelli, Mario Curnis, Roby Piantoni, Marco Astori, Nadia Tiraboschi, David Borlini, Pierangelo Maurizio, Nives Meroi e Stefano Biffi. Così Simone Moro, che ha scalato l'Everest ben quattro volte (2000, 2002, 2006 e 2010), ricorda Epis: “Ci legava un'amicizia importante e profonda. Ci siamo incontrati diverse volte per alcune ricorrenze. Io per lui nutrivo una vera e propria venerazione”.