Almenno San Bartolomeo (Bergamo) – La mission è sempre quella: creare e produrre caschi di alta qualità che siano sinonimo di sicurezza, design e performance. All’insegna della ricerca e della tecnologia. È proprio grazie a questo lavoro di progettazione che l’azienda bergamasca Airoh (acronimo di Antonio Innovative Range of Helmets), fondata nel 1997 da Antonio Locatelli, uno dei principali produttori a livello mondiale di caschi per moto e moto da cross, si è aggiudicata un importante riconoscimento.
Il nuovo casco realizzato da Airoh, il Matryx, ha vinto l’ambito IF Design Award 2024, uno dei più rinomati premi internazionali nel campo del design, che riconosce l’eccellenza nell’innovazione in tutte le discipline. Il dispositivo è stato sviluppato e testato nella futuristica galleria del vento presente all’interno dell’azienda orobica. La cerimonia di premiazione è in programma per il 29 aprile a Berlino.
La selezione è stata effettuata, tra 10.800 partecipanti di 72 Paesi, da una giuria composta da 132 membri, esperti provenienti da tutto il mondo. La valutazione è stata frutto di una serie di criteri fondamentali allo sviluppo di un buon design e ha preso in esame idea, forma, funzione, differenziazione e impatto sull’ambiente. "Il casco Matryx è la nostra proposta full face per il segmento on road - comunica in una nota l’azienda bergamasca - e presenta un design d’impatto. Realizzato per garantire un’acustica e una termoregolazione ottimali, ma anche un’ottima aerodinamicità. E proprio da qui nascono le sue linee decise e aggressive, che non solo vogliono essere un plus estetico, ma anche funzionale".
Negli anni il dna aziendale si è trasformato senza mai, però, dimenticare le sue origini, i suoi valori e la grande passione per il racing che ha sempre portato a traguardi importanti, come dimostra il palmarès di Airoh che, dal 2005 ad oggi, vanta la bellezza di 125 titoli mondiali. "Airoh - ha spiegato recentemente il patron Antonio Locatelli - nasce per portare la qualità, la protezione e l’avanguardia di un casco pensato per i campioni in gara su asfalto e in fuoristrada e per ogni persona che vive le due ruote".
Tutto nasce da una bozza. Un disegno di Antonio Locatelli o del designer predisposto a questo compito. Dalla bozza del foglio viene ricalcato un prototipo modellato con lo stucco, limato e successivamente osservato da ogni angolazione possibile. Una volta raggiunto il risultato desiderato, viene scannerizzato dalla macchina 3D e replicato in scala 1:1. Un processo lungo due anni.