FRANCESCO DONADONI
Politica

Elena Carnevali, prima sindaca di Bergamo: così è arrivata a Palazzo Frizzoni

In politica dagli anni ‘90, con vari incarichi in città e a livello nazionale, oggi succede a Giorgio Gori che vola a Bruxelles: “I cittadini mi vedranno al lavoro in mezzo a loro”

Bergamo, 10 giugno 2024 – Poco prima delle 16 arriva Elena Carnevali al suo quartiere generale di via Sant’Orsola. È raggiante, nonostante i soli dieci seggi scrutinati. Accanto a lei il marito Guido che in queste settimane di campagna elettorale le è stato accanto sostenendola. Le offrono un mazzo di fiori gialli che fanno pendant con il rosso dei pantaloni.

Vittoria indubbia

Elena Carnevali si dirige a Palazzo Frizzoni, circondata dai supporter
Elena Carnevali si dirige a Palazzo Frizzoni, circondata dai supporter

Ormai non ci sono più dubbi: tocca a lei, espressione del Pd – che in città ha vinto – ex deputata, candidata per il centrosinistra (sostenuta da sei liste) governare Bergamo per i prossimi cinque anni. Prima donna a sedere a Palazzo Frizzoni. Il netto vantaggio che domenica sera gli exit poll le attribuivano nei confronti del suo avversario Andrea Pezzotta (sostenuto dal centrodestra) con lo spoglio delle schede a urne oramai chiuse è diventata una certezza. Lei prima donna a guidare il Comune: “È da 78 anni che aspettavamo la possibilità di avere una donna alla guida del comune. Sono felice di aver vinto, e felice di poter iniziare subito a lavorare – sono le prima parole della neo sindaca – Una vittoria di tutti e di tutti quei tanti che ci hanno aiutato nella campagna elettorale. Un pensiero a Roberto Bruni che 20 anni fa fece lo stesso percorso. Ho fatto una promessa che manterrò, i cittadini mi vedranno al lavoro, in mezzo a loro”.

Chi è la nuova sindaca

Ex deputata, Elena Carnevali, 59 anni, in queste settimane di campagna elettorale ha più volte ripetuto la parola energia. E lo ha fatto anche ieri. Ex assessora comunale, nel ’99, poi deputata del Pd e ora sindaco, il suo percorso. Ecco spuntare Gori, che andrà a Bruxelles. I due si abbracciano. Un gesto affettuoso, di riconoscenza, ma che racchiude anche un significato politico ben preciso: scegliendo Elena Carnevali, gli elettori hanno puntato sulla continuità.

Il lungo corteo da via Sant’Orsola si dirige verso Palazzo Frizzoni per la prima conferenza stampa: la sfida per il futuro della città è cominciata. Dietro i suoi supporter ed esponenti del Pd, (tra i quali il senatore bergamasco Antonio Misiani). Nel tragitto Elena Carnevali stringe mani, sorride a tutti. Incontro anche l’avversario Pezzotta. I due si salutano. 

“Come potete immaginare sono felicissima e voglio ringraziare tutti gli elettori e le elettrici che mi sono stati vicini in questa campagna elettorale lunga otto mesi, permettendomi di costruire insieme tra società civile, liste civiche e partito quanto di buono raccogliamo. Abbiamo lavorato bene – sottolinea la neo sindaca – facendolo fianco a fianco, in primis con Giorgio da quale raccolgo l’onere e l’onore di ereditare un patrimonio importante che oggi lui consegna nelle mie mani. Mi consegna la responsabilità di guidare la città. Questo è il momento di ringraziare e testimoniare come, uniti e coesi, si lavori al meglio – prosegue Carnevali, emozionata – ogni lista ha fatto la sua parte anche nella costruzione del programma”.

Lo sconfitto

Se in piazza Matteotti è festa grande dopo la netta vittoria, qualche centinaio di metri più in la, nel point elettorale di Andrea Pezzotta è il momento dell’amarezza. “L’elettore è sovrano, ma io sarò all’opposizione per controllare l’operato di coloro che hanno vinto”.

Sono le parole di Pezzotta che commentando il risultato si è commosso pensando al lavoro fatto in questi mesi da lui e dai suoi collaboratori. “Da quello che ho capito e da una prima analisi del voto a decidere è stata una grande vittoria del Pd e in città un ottimo risultato di Gori che ha spostato gli equilibri. Auguro a Elena Carnevali di lavorare bene per la nostra città e sono sicuro che sarà così, perché ho sempre detto che siamo due persone per bene e che entrambe avremmo lavorato per il bene della città. Tornerò a fare l’avvocato a tempo pieno ma farò opposizione in consiglio comunale per onorare i voti che i cittadini mi hanno dato”.