REDAZIONE BERGAMO

Pontida 2023, la kermesse della Lega tra Marine Le Pen e autonomia regionalista

Attesa e mugugni per l’intervento della leader nazionalista francese, che parlerà prima delle conclusioni di Salvini. Sul palco lo slogan 'A difesa delle libertà’. Chi lotta vince in Italia e in Europa’

Matteo Salvini a Pontida

Matteo Salvini a Pontida

Pontida (Bergamo) – Tutto pronto per Pontida: il tradizionale raduno della Lega celebra oggi – domenica 17 settembre – l’edizione 2023 nello storico pratone del paesino della Bergamasca, che lentamente si sta popolando.

Militanti leghisti al raduno di Pontida 2023
Militanti leghisti al raduno di Pontida 2023

Poche, finora, le bandiere con il logo di 'Lega-Salvini premier'. Prevalgono quelle delle sezioni delle varie regioni, compreso il leone di San Marco con la scritta aggiunta sotto 'Autonomia subito’ o la maglietta, venduta allo stand del Veneto, su cui è stampato: 'Cerchiamo donne e uomini per un viaggio audace... l'Autonomia’.  Altri militanti dalla Calabria hanno una maglietta verde con la scritta 'Sì ponte’, alludendo al ponte sullo Stretto.

Cartello in dialetto al raduno leghista di Pontida
Cartello in dialetto al raduno leghista di Pontida

Sul palco da 50 metri lo slogan 'A difesa delle libertà’. Chi lotta vince in Italia e in Europa’, i simboli del partito e le foto del segretario Matteo Salvini. Al lato del prato resta la scritta 'Padroni a casa nostra’. Molta attesa per Marine Le Pen, la leader francese del Rassemblement national che interverrà sul palco prima delle conclusioni di Salvini (arrivato al pratone intorno alle 10.30, dedicandosi ai selfie coi militanti), ma mal digerita da parte della base del partito. Alcuni non lo nascondono e rimarcano che “qui non siamo a Predappio, Pontida non è mai stata Predappio e mai lo sarà”.

Salvini, selfie coi militanti sul pratone di Pontida
Salvini, selfie coi militanti sul pratone di Pontida

Per Erika Stefani, senatrice della Lega ed ex ministra, “più che malumori, credo sia un problema di comprensione: anche la Meloni cinque anni fa era percepita diversamente all'esterno. Quindi la presenza della Le Pen va compresa. E comunque la Lega negli anni si è evoluta e ora oltre a posizionarsi sul territorio, guarda all'Europa e intende fare da pungolo su certe dinamiche che non funzionano”.