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Mario Pasalic
Bergamo, 15 febbraio 2025 – Le tante assenze e un turn over massiccio, forse eccessivo, forse anche obbligato, in vista della partita di ritorno di Champions di martedì sera contro il Bruges, frenano l’Atalanta che non va oltre lo 0-0 casalingo, sbattendo contro il muro difensivo del Cagliari. Per i nerazzurri terza gara interna senza vincere dopo quella pareggiata 1-1 contro il Torino due settimane e la successiva persa in Coppa Italia contro il Bologna. Gasperini in vista del Bruges ha risparmiato Djimsiti in difesa, De Roon e Ederson in mediana, entrati solo per l’assalto finale, nel primo tempo
De Ketelaere e nella mezz’ora finale Retegui, dando spazio da titolare al 21enne centrocampi sta Sulemana, finora in campo appena 72 minuti in tutta la stagione, e nella ripresa per mezz’ora al 19enne Palestra e al 20enne serbo Vlahovic, bomber della under 23 in serie C, alla terza gara in serie A. Troppe assenze, su tutte quella di Lookman, che hanno ingrippato la manovra offensiva atalantina fino ai dieci minuti finali, quando sulla spinta di De Ketelaere sono arrivate tre occasioni ravvicinate nitide, fallite solo per errori di mira o rimpalli. Pareggio giusto, perché il Cagliari ha difeso con ordine e mestiere, trovando anche un paio di spunti pericolosi intorno al 70’. Ora la testa dei nerazzurri va tutta alla gara di martedì sera al Gewiss contro il Bruges, con la Dea costretta a rimontare il 2-1 dell’andata dopo il rigore inventato regalato ai belgi nel tempo di recupero. “E’ stato un gravissimo errore quello di Bruges, evidente e confermato da tutti. Ci ha creato un grave danno, è un vero peccato. Abbiamo visto tutti l'episodio” ,ha ricordato prima della gara l’amministratore delegato nerazzurro Luca Percassi.Continua a leggere tutte le notizie di sport su