Bologna, 22 giugno 2024 – L’atletica italiana è giovane e va forte. I recenti europei hanno messo in mostra la forza della nazionale azzurra, capace di mettere assieme una squadra completa, su quasi tutte le discipline ma con un reparto velocità impressionante. Se sui 100 metri ci sono state in Finlandia le grandi prestazioni di Marcell Jacobs (9”92) e Chituru Ali, classe 1999, capace di scendere per la prima volta sotto i 10” (9”96), sui 110 ostacoli oltre a Simonelli l’Italia ha trovato un altro sontuoso interprete. Si tratta del 18enne bergamasco Matteo Togni, capace di scendere a 13”73 nella gara di Ginevra. Il tempo vale il nuovo record italiano Under 20 che apparteneva proprio a Lorenzo Simonelli in 13”79 stabilito nel 2021.
Nuovo record dunque per il giovane Togni che ha chiuso al sesto posto la gara in Svizzera alle spalle dell’altro italiano Hassane Fofana, quinto in 13”72. Ottima la progressione di Togni che nel 2023 era partito da 14”59 per poi scendere per la prima volta sotto i 14" il 19 giugno 2024 a Nembro con un 13”98 con -0.6 di vento contro, poi da lì continui miglioramenti con il 13”97 di Nembro in finale, poi 13”92 a Lucca il 19 maggio e il 13”90 di Savona il 15 maggio.
Il 18enne di Bergamo non fa ancora parte di un gruppo nazionale e gareggia per la Bergamo Stars Atletica, ma il futuro è roseo per lui che presto salirà nel gruppo azzurro. Proprio sui 110 ostacoli, in quel di Madrid, è giunto secondo Lorenzo Simonelli in 13”24, con qualche imperfezione su tre ostacoli, preceduto dal vice campione olimpico Enrique Llopis primo in 13”21. Resta comunque un ottimo tempo per Simonelli, non lontano dal sontuoso 13”05 stabilito a Roma. Non solo velocità, perché anche il giro di pista al femminile ha visto un risultato importante. Alice Mangione conferma i progressi che si erano visti sul lanciato della 4x00 agli Europei e piazza a Madrid un ottimo 51”10 che vale il secondo tempo di sempre sulla distanza. Allo stadio Vallerhermoso di Madrid la Mangione ha chiuso terza dietro all’irlandese Sharlene Mawdsley in 50”82 e alla belga Naomi Van der Broeck, vincitrice in 50”80. Per Mangione un altro passo verso il record italiano che dista 8 decimi. Libania Grenot, infatti, aveva fermato i cronometri sul 50”30 a Pescara nel 2009. ‘Mi sono sentita un po’ stanca dopo Roma, non avevo tante energie, però sono contenta e ora spero di correre sotto i 51” nei prossimi appuntamenti, a partire dagli Assoluti di La Spezia”. Una atletica italiana sempre di più sugli scudi, sia con i veterani, Tamberi e Jacobs su tutti, sia con le nuove leve, che hanno in Furlani e Iapichino le stelle più luminose ma con tante potenziali carte per il prossimo quadriennio. Intanto, le Olimpiadi di Parigi sono vicine.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su