REDAZIONE BERGAMO

Emmanuel Ihemeje, bergamasco d’America, centra la miglior prestazione dell’anno nel triplo. Chi è

Il saltatore di Zingonia, da due anni e mezzo negli Usa, atterra a 17,29 nel debutto all’aperto del 2023. Gara vinta e primato personale

Emmanuel Ihemeje (Fidal.it)

Da Zingonia agli Stati Uniti, tutto in tre balzi. Debutta alla grande nella stagione open il triplista bergamasco Emmanuel Ihemeje. L'azzurro decolla subito al record personale di 17,29, con vento a favore nei limiti, seppur di pochissimo, conquistando il successo nella notte italiana a Walnut, in California.

La gara

La misura è arrivata al secondo salto. Ihemeje aveva iniziato la gara atterrando a un fantastico 17,47 ma in quel caso con troppo vento a favore (+2.8), poi tre nulli prima di chiudere con un altrettanto pregevole 17,37 ventoso (+2.8) all'ultimo tentativo.

"È un buon inizio - commenta Ihemeje dagli Stati Uniti, dove si è trasferito due anni e mezzo fa, con tappe all’università dell’Oregon e ora a Los Angeles - e ho avuto belle sensazioni in pedana saltando con sedici appoggi e quindi con rincorsa completa. Ma adesso c'è da mantenere alta l'asticella in una stagione che si preannuncia competitiva". Al momento è la migliore prestazione mondiale dell’anno. Il bergamasco è il quinto italiano di sempre a superare il 17,20 all'aperto.

Il profilo

Nato in Italia da genitori nigeriani, a quattro anni Emmanuel si è trasferito in provincia di Bergamo ed è cresciuto a Zingonia, nel comune di Verdellino. Ha giocato a calcio, come ala destra, trovando successivamente la sua strada nell’atletica leggera.

Ha iniziato a Treviglio, frequentando i centri giovanili dell’Atletica Estrada e cimentandosi in tante specialità, anche il mezzofondo, con il tecnico Giulio Ferri prima di passare nel gruppo di velocità e ostacoli sotto la guida di Paolo Brambilla.

Il primo podio tricolore da cadetto, terzo sui 300hs, e si è dedicato alle barriere per alcune stagioni. Alla fine del 2016 ha provato il salto triplo e all’esordio (14.99 indoor) ha realizzato subito il minimo per gli Europei U20 di Grosseto dove è stato finalista, al sesto posto: lì ha conosciuto, chiedendogli un selfie, il due volte iridato Teddy Tamgho che è diventato il suo allenatore per un paio di anni in cui ha vissuto a Reims, in Francia, arrivando a 16.28.

Il trasferimento negli Usa

All’inizio del 2020 è andato a Los Angeles, dove si era già spostata la famiglia, per studiare Biologia alla California State University di Northridge, ma con difficoltà negli allenamenti a causa della pandemia. Poi l’approdo a Eugene, nell’università dell’Oregon con il coach Robert Johnson, e gli eccellenti risultati del 2021: titolo Ncaa al coperto con 17.26 (quasi un metro di progresso) e outdoor con 17.14, finale olimpica all’esordio in Nazionale assoluta.

Nel 2022 ha confermato il successo nei campionati Ncaa indoor, mentre all’aperto si è piazzato secondo, prima del quinto posto ai Mondiali. Dall’autunno del 2022 ha scelto di tornare a Los Angeles per farsi seguire da Tyree Price. Il primo nome all’anagrafe è Chiebuka, ma per tutti è Emmanuel. Vivace e socievole, tra le sue passioni ci sono i viaggi e lo shopping.