
Matteo Aicardi in azione con la nazionale di pallanuoto
Bergamo, 27 giugno 2015 - Sfida di lusso quella odierna nella penultima giornata della World League di pallanuoto in corso di svolgimento al Centro Italcementi di Bergamo, che vedeva il Settebello opporsi all’Ungheria, nazionale campione del mondo in carica dopo il titolo conquistato a Barcellona nel 2013. L’Italia ripropone il capitano Tempesti a difesa della porta, affiancato da Figlioli, Giorgetti, Fondelli, Gitto, Luongo e Aicardi. Come nei precedenti incontri è il Settebello a conquistare il primo pallone dell’incontro, anche se a portarsi in vantaggio è la formazione ungherese con il suo numero 10, Denes Varga.
E’ un’Italia che parte con il freno a mano tirato quella che si vede in acqua nella prima metà della partita, finendo per subire sin dall’inizio la qualità tecnica e la fisicità dei magiari, che piazzano ad inizio del primo periodo un parziale di 3 a 0 cui l’Italia non sarà in grado di rispondere, e che permetterà all’Ungheria di finire i primi due tempi in vantaggio per 5 a 2. L’Italia fatica a trovare ritmo e ad entrare in partita anche nelle altre due frazioni di gara, che vedono l’Ungheria assoluta protagonista sul piano del gioco, anche a causa dell’atteggiamento rinunciatario degli Azzurri, che scatenerà polemiche da parte del pubblico presente sugli spalti; il tabellino finale sarà di 10 a 5 in favore dell’Ungheria. Si conclude quindi amaramente l’avventura del Settebello, che domani alle ore 16.00 affronterà nella finale per il settimo e ottavo posto la Cina, che oggi ha perso per 13 a 3 contro l’Australia. Il Ct Campagna ha comunque giustificato i suoi: "Dopo quattro partite molto tirate e fisiche - ha dichiarato a fine gara - è normale che vi sia stato un calo".