Brescia – Riaccendere i riflettori sulla figura dei docenti e sul valore dell’insegnamento. Una sfida che appare quasi impossibile, in un momento in cui l’Italia è stata appena deferita dalla Corte di giustizia dell’Unione europea per l’uso eccessivo di contratti a tempo determinato e per le condizioni di lavoro discriminatorie nella scuola. Ma che sarà un obiettivo della seconda edizione del Festival internazionale dell’educazione.
L’iniziativa, promossa dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia nell’anno di Capitale Italiana della Cultura 2023, sarà replicata nel 2025: da mercoledì a sabato Brescia tornerà a essere “Capitale dell’educazione“grazie al tema “La città che apprende. Apprendere nella città“. Come spiega il direttore scientifico Domenico Simeone, "il concetto di città educativa enfatizza le finalità etiche dell’educazione in opposizione a quelle di natura più utilitaristica e tecnica. La città educativa non prevede, pertanto, solo l’acquisizione di abilità o conoscenze, ma anche lo sviluppo della speranza, la formazione del carattere e della coscienza, elementi fondamentali per l’esercizio della responsabilità da parte di cittadini attivi in società democratiche".
Dopo il successo della prima edizione del Festival – 6mila partecipanti a 47 eventi – gli organizzatori hanno presentato i contenuti in concomitanza con la Giornata mondiale degli insegnanti voluta dall’Unesco per il 5 ottobre. Sono "donne e uomini che hanno davvero a cuore il destino dell’educazione e della scuola del nostro Paese e non si accontentano di gestire la quotidianità ma vogliono innescare processi trasformativi di cambiamento", afferma Simeone.
Tra i fondatori dell’iniziativa anche il gruppo editoriale La Scuola.
"È necessario – sottolinea Giorgio Riva, consigliere delegato del Gruppo – porre nuovamente la figura dell’insegnante al centro dell’attenzione, perché riteniamo che sia uno dei motori fondamentali per il progresso sociale". Proprio per gli insegnanti, una forma speciale di riconoscenza è promossa da Fondazione Brescia Musei che, oltre a condividere l’idea di rendere il Festival una proposta stabile per Brescia, oggi aprirà gratis le porte dei musei ai docenti.