FEDERICA PACELLA
Cronaca

Acqua potabile contaminata. Rilevate sostanze chimiche. Pfas pure a Palazzolo sull’Oglio

La campagna di Greenpeace, dati nei limiti di legge ma la norma è superata

La campagna di Greenpeace, dati nei limiti di legge ma la norma è superata

La campagna di Greenpeace, dati nei limiti di legge ma la norma è superata

Inquinanti eterni, ovvero Pfas, nelle acque potabili: nella mappatura di Greenpeace c’è anche Palazzolo sull’Oglio. Nati negli anni 40, i Pfas sono sostanze resistenti ai maggiori processi naturali di degradazione; si contano ormai 4mila sostanze appartenenti a questa famiglia, molto utilizzate nell’industria, che finiscono poi nell’ambiente attraverso lo smaltimento dei rifiuti (regolare e non), con danni ad ambiente e salute.

Arpa Lombardia ha avviato dal 2018 il monitoraggio dei Pfas nelle acque superficiali e sotterranee in maniera sistematica per 18 sostanze (per 6 previsti limiti normativi): secondo l’ultimo rapporto del 2023, nelle acque di superficie ci sono superamenti diffusi dello standard di qualità medio annuo per il Pfos (possibile cancerogeno) nel 73% dei corsi d’acqua e nel 56% dei laghi; isolati i superamenti dei valori soglia di Pfos nelle acque sotterranee (2%).

Per quanto riguarda le acque reflue, su 25 depuratori oggetto di indagine nel 2022, sono 6 gli impianti in cui in almeno una campagna è stato rilevato almeno un composto Pfas. Ora la campagna di Greenpeace “Acque senza veleni“ si concentra sull’acqua potabile. Tra settembre e ottobre 2024, la Ong ha raccolto 260 campioni in 235 comuni da fontane pubbliche, con ricerca di 58 sostanze; i campionamenti hanno interessato tutti i comuni capoluogo e almeno un altro comune per provincia.

In Lombardia, sono risultati positivi 20 campioni su 26, a livello nazionale il 79%. Nell’elenco dei comuni interessati dai rilevamenti ci sono Brescia, Cremona, Bergamo (nella fascia più bassa da 1 a 10 ng/l). In rosso, per quanto riguarda la Lombardia, Milano (51-100 ng/l). Al terzo posto Palazzolo sull’Oglio (21-30 ng/l), con Brugherio in Brianza. Palazzolo è anche nella classifica lombarda dei primi 10 comuni per valori massimi di Pfas (al terzo posto con 21,1 ng/l, il campione di Milano è a 90,1) e per il cancerogeno Pfoa (6,3). Questa sostanza è stata rilevata anche a Brescia (3 ng/l).

A oggi la presenza dei Pfas non è regolamentata nelle acque potabili nazionali, tanto che il 41% dei campioni analizzati in Italia superano i limiti vigenti in Danimarca, il 22% è sopra le soglie introdotte negli Stati Uniti. Solo nel 2026 entrerà in vigore la direttiva europea 2020/2184 che prevede un valore limite di 100 nanogrammi/litro complessivi per 24 Pfas. Per Greenpeace è un provvedimento che non tutela in modo adeguato la salute umana, visto che i parametri europei sono già stati superati da evidenze scientifiche e valutazioni dell’Efsa.

Federica Pacella