MILLA PRANDELLI
Cronaca

Villa Carcina, l’autostrada fa traslocare l’acquedotto romano

Rinvenuto nel cantiere della variante della Valtrompia ora è al centro di una straordinaria operazione di spostamento

I lavori tra la Milano Venezia e la nuova autostrada della Valtrompia

Villa Carcina (Brescia) - Straordinaria operazione di spostamento di un manufatto di epoca romana a Villa Carcina, nell’area della realizzazione del raccordo autostradale tra la Milano Venezia e la nuova autostrada della Valtrompia. Il luogo del ritrovamento è circa all’altezza della galleria attualmente in costruzione.

«Nei giorni 19, 20 e 21 ottobre è stata effettuata con successo l’operazione di stacco, sollevamento e spostamento temporaneo del tratto di acquedotto romano – dicono da Anas, cui competono i lavori - L’acquedotto, uno straordinario esempio di ingegneria idraulica antica, con un lungo percorso sotterraneo di 20 chilometri da Lumezzane attraverso Sarezzo, Villa Carcina, Concesio e Bovezzo portava acqua a Brescia, la Colonia Civica Augusta Brixia". L’infrastruttura antica, completamente interrata, nei mesi scorsi è stata riportata alla luce e rilevata, quindi consolidata e restaurata nei punti che necessitavano di rinforzi strutturali e conservativi. "I 40 metri interferenti con le lavorazioni sono stati sezionati in 18 blocchi e quindi preparati allo stacco e al sollevamento con l’inserimento di putrelle metalliche che poi sono state agganciate a una gabbia metallica appositamente realizzata per il sollevamento in sicurezza dei blocchi – continua Anas - I blocchi sono collocati in un’area protetta del cantiere e saranno quindi restaurati in attesa di ritornare nella collocazione originaria una volta ultimati i lavori della galleria".

Tutte le operazioni sono state effettuate di concerto fra Anas Gruppo Fs Italiane e la Soprintendenza a seguito di diversi tavoli di confronto e condivisione delle migliori soluzioni tecniche da adottare a garanzia della salvaguardia dell’infrastruttura antica.

Nel bresciano i ritrovamenti archeologici avvenuti durante gli scavi di strade, altre infrastrutture e abitazioni sono numerosi e sono avvenuti sia nel recente passato sia in quello meno prossimo. Tra le opere che più hanno richiesto attenzione vi è stata quella della metropolitana cittadina, che è stata caratterizzata da ritrovamenti risalenti a diverse epoche. Lo stesso vale per l’autostrada Bre.be.mi, la cui proprietà ha realizzato un piccolo ma interessante museo con i resti recuperati durante gli scavi. In passato, in Valcamonica, è stato necessario variare la progettazione di alcune strade che dovevano essere realizzate per la presenza di massi istoriati durante la preistoria con i famosissimi pitoti grazie a cui la Valcamonica è stata riconosciuta sito Unesco. Sono moltissime, inoltre, le abitazioni e i palazzi che contano sulla presenza nelle strutture murarie o nelle fondamenta di parti romane o medievali.