BEATRICE RASPA
Cronaca

Chiede contatto sui social a una ragazza: 14enne pestato dal branco alla fermata del bus

Verolanuova (Brescia): è stato picchiato da quattro coetanei ed è finito in pronto soccorso

Un pestaggio (foto di archivio)

Un pestaggio (foto di archivio)

Verolanuova (Brescia) – Chiede il contatto Instagram alla ragazza “sbagliata” perché è stata fidanzata con uno di loro. Risultato: una ritorsione collettiva a suon di sberloni - questo secondo le forze dell’ordine, mentre secondo la vittima è stata a base di calci e pugni - che hanno fatto finire il malcapitato in pronto soccorso. Ancora un episodio di violenza tra giovani.

Nel caso specifico si parla di un quattordicenne di Quinzano d’Oglio, studente in un istituto superiore della Bassa, destinatario di una vendetta di gruppo che ha avuto luogo venerdì scorso alla fermata dell’autobus a Verolanuova. Il ragazzo, stando a quanto denunciato dalla famiglia, l’altro giorno alle 14.30 stava rientrando a casa in corriera dopo le lezioni in classe. Era con un amico. Sceso a una fermata intermedia appunto a Verolanuova, mentre era in attesa di un altro bus che l’avrebbe portato a destinazione, è stato raggiunto e accerchiato da quattro ragazzi con un paio di anni più di lui. Ragazzi che avrebbero iniziato a insultarlo e a minacciarlo per avere osato avvicinare su un social network la ex di uno del “branco”. I toni in breve si sono alzati, sono volati strattoni e parole forti e i quattro si sarebbero scagliati contro il più piccolo.

A sentire la parte offesa, il giovanissimo non ha reagito: per resistere alle botte si è accucciato a terra, con le braccia e le mani in testa per proteggersi dal pestaggio in atto. Stando invece ai carabinieri della compagnia di Verolanuova, che hanno raccolto la denuncia, non si è trattata di un’aggressione unilaterale perché il ragazzino, alto e forte, le avrebbe suonate a sua volta agli altri. In ogni caso il quattordicenne, rincasato tutto dolorante, è poi stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Manerbio, dove gli sono stati medicati lividi e lesioni giudicati guaribili in cinque giorni. Sulla vicenda è stato aperto un fascicolo - sono in corso una serie di accertamenti da parte dei militari - ma non sarebbero ancora state formalizzate denunce.