REDAZIONE BRESCIA

Brescia, il sampdoriano Akinsanmiro imita una scimmia per rispondere agli ululati razzisti. L’allenatore Bisoli: “Mancanza di rispetto del giocatore”

Fa discutere la singolare esultanza del centrocampista blucerchiato dopo il gol del vantaggio: la Sampdoria e non solo gli manifestano solidarietà. Ma per il tecnico del Brescia, che dice di non aver sentito gli insulti, è stata una provocazione

Il centrocampista sampdoriano Ebenezer Akinsanmiro e l'allenatore bresciano Pierpaolo Bisoli

Il centrocampista sampdoriano Ebenezer Akinsanmiro e l'allenatore bresciano Pierpaolo Bisoli

Semmai Brescia-Sampdoria verrà ricordata negli anni non sarà certo per lo scialbo 1-1 finale che serve poco a entrambe le squadre ma, purtroppo, per l’ennesimo episodio di razzismo nei nostri stradi e ancor di più per la singolare risposta del giocatore preso di mira: si tratta di Ebenezer Akinsanmiro, centrocampista 21enne della Sampdoria di origine nigeriane, ceduto in estate dall’Inter al club genovese. Cosa è successo al Rigamonti domenica sera? Dopo la rete del momentaneo vantaggio blucerchiato siglata da Coda,  il promettente Akinsanmiro ha esultato mimando i gesti di una scimmia sotto la curva nord del Brescia che lo avrebbe riempito precedentemente di insulti e ululati a sfondo razzista. Il 21enne si è battuto più volte i pugni sul petto, imitando i salti e le movenze di un gorilla. Una sequenza che non poteva passare inosservata e che sta facendo discutere.

Se la Sampdoria e anche l’Inter, tra gli altri, hanno manifestato solidarietà e vicinanza all’atleta (“Siamo con te”, la scritta sui profili social del club ligure), l’allenatore bresciano Pierpaolo Bisoli ha fatto il contrario, definendo quella del giocatore africano una “mancanza di rispetto”. “Non puoi provocare così il pubblico. Non avevo sentito niente prima ma a prescindere è giusto avere rispetto”, le parole dell’allenatore delle Rondinelle alle cui orecchie non sarebbero arrivati gli ululati della curva segnalati già nel primo tempo da Akinsanmiro al direttore di gara, tanto che lo speaker dello stadio ha dovuto diffondere il classico messaggio per invitare i tifosi a smetterla. Per la cronaca, dopo l’esultanza il giocatore è stato ammonito dall’arbitro e poi sostituito dal suo allenatore Leonardo Semplici per evitare probabilmente guai peggiori.