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Allarme alcol, la storia di Angelo: "Ti uccide dentro, ora aiuto gli altri a uscirne"

Un uomo che ha iniziato a bere da bambino e a 45 anni ha deciso di non toccare più un bicchiere. Dopo esserci riuscito, invita i giovani a non cadere in questa trappola di MILLA PRANDELLI

Alcol a fiumi

Brescia, 28 marzo 2016 - «Ai ragazzi dico di non bere. Di evitare di esagerare con l’alcol, altrimenti può arrivare a uccidere». L’appello arriva da Angelo, coordinatore della sede di Palazzolo sull’Oglio dell’Anonima Alcolisti, una delle circa 30 operative in provincia di Brescia. «Purtroppo – rimarca Angelo – una delle poche sedi ancora aperte. Gestire il servizio è difficile e richiede moltissimo tempo. È in pratica una missione. Per me lo è sicuramente».

Angelo, che vive con la famiglia in un paese della Franciacorta, ha cominciato a bere da bambino. «Mi sono avvicinato all’alcool a sei anni, quando facevo il chierichetto in chiesa. Bevevo dalle ampolline che il sacerdote usava per celebrare i sacramenti – racconta Angelo –, i problemi veri, però, sono cominciati a 18 anni. Ho iniziato con l’aperitivo del venerdì». La storia di Angelo è durissima. Difficile da ascoltare. Mette i brividi. «Sono arrivato a bere decine di bicchieri di Pirlo con il Campari al giorno – spiega – ero un alcolista da bar. A casa non bevevo. Cominciavo la mattina prestissimo: tra le cinque e le sei del mattino. L’alcol per me era come una benzina. Dovevo essere alimentato tutto il giorno. Ero ebbro, non completamente ubriaco». Angelo ha smesso all’età di 45 anni, supportato da sua moglie. Non beve dal 24 dicembre del 1997.

«Ricordo persino l’ora in cui ho deciso di non bere mai più e farmi aiutare – racconta – erano le 11.45. non ho più toccato un goccio. Il mio corpo era sfinito. Ero uno straccio, magrissimo. Quando bevi non mangi. L’unica cosa che ti interessa è l’alcol». Ora Angelo aiuta gli altri. «Ci sono tanti casi – rimarca – ma il più emblematico è quello di una ragazza franciacortina di 14 anni che si prostituiva per bere». L’Anonima Alcolisti di Palazzolo sull’Oglio ha una sessantina di accessi all’anno. «Sette o otto persone ce la fanno – dice Angelo – altri escono. Talvolta ritornano. Molti bevono perché si sono allontanati dalla droga». In 25 anni di apertura l’Anonima Alcolisti di Palazzolo ha seguito 600 casi. Per lo più si tratta di uomini. «Anche le donne bevono – aggiunge Angelo – ma lo fanno di nascosto. Nelle case». Angelo lancia un appello ai Comuni, alle biblioteche e alle Parrocchie della zona di Franciacorta e lago d’Iseo. «Sono disponibile a organizzare incontri a titolo gratuito per parlare ad adulti e giovani del problema. I nostri ragazzi, in media, cominciano a bere a 12 anni». Chiunque si trovi in difficoltà o desideri incontrare Angelo può contattarlo al 3396492345 oppure telefonare al referente provinciale 334734880. «Stare meglio si può, io mi sento rinato», conclude Angelo.

di MILLA PRANDELLI