REDAZIONE BRESCIA

Isola dei Famosi, Vladimir Luxuria ricorda Alessandro Tognoli morto a 36 anni: “Spero ti sia piaciuta questa prima puntata”

Al termine della serata, la conduttrice ha reso un toccante omaggio a un ex autore del programma originario di Brescia. Lungo applauso in studio e messaggi d’affetto sui social

Vladimir Luxuria (Frame video Instagram) e Alessandro Tognoli (Foto facebook)

Vladimir Luxuria (Frame video Instagram) e Alessandro Tognoli (Foto facebook)

Brescia, 9 aprile 2024 – Emozioni di ogni tipo durante la prima puntata dell’Isola dei Famosi 2024, andata in onda lunedì sera. Dalla tensione di Vladimir Luxuria, al debutto come conduttrice del reality show, alle prime sensazioni dei vip trasformati in naufraghi su una spiaggia dell’Honduras. Fino a una toccante dedica della padrona di casa ad Alessandro Tognoli, ex autore del reality scomparso lo scorso 23 marzo all'età di 36 anni. 

L’omaggio all’ex autore

Al termine della puntata dell’Isola dei Famosi, la conduttrice ha voluto omaggiare la memoria di Alessandro Tognoli, ex autore del reality. “Voglio chiudere con un ricordo, un saluto ad Ale - ha detto Luxuria -. Un ragazzo che ha lavorato a tante Isole, era il suo programma preferito. Speriamo che ti sia piaciuta anche questa prima puntata”. il commovente messaggio è stato seguito da un lungo applauso in studio e da tanti messaggi di affetto che sono arrivati subito sui social. 

Chi era Alessandro Tognoli

Alessandro Tognoli aveva 36 anni ed era originario di Brescia. Lavorava dal 2019 per Banijay Italia, casa di produzione di vari reality, fra cui l'Isola dei Famosi. Laureato in Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia all’ Università degli Studi di Milano-Bicocca, aveva fondato un forum di successo, Reality House.

La malattia

Alessandro è morto lo scorso 23 marzo, dopo aver lottato con un tumore. Nel suo ultimo post sui social scriveva: “Non c’è una battaglia da vincere o da perdere, non sono un lottatore, non c'è 'il brutto male'. Ho un tumore e si fa tutto quello che si deve fare per trattarlo. Chi lavora davvero qui è la scienza”.