REDAZIONE BRESCIA

Ambasciatori della pasticceria, orgoglio di Massari

Apei è la “creatura” del decano dei maestri "dell’arte bianca": mi sento gratificato dalla grande partecipazione dei colleghi. Tra i soci fondatori i giovani campioni Valsecchi e Donnarumma. Riconoscimento “pasticcere dell’anno” ai fratelli Pansa

Iginio Massari, decano dei pasticceri italiani, dopo l’uscita da Ampi, creatura da lui stesso fondata, aveva promesso novità, sguardo al futuro e sinergia tra le diverse maestranze con l’obiettivo di arricchire il settore dolciario del Made in Italy. Così è stato. Il primo seminario di Apei, Associazione Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana nata a marzo 2022, ha tracciato le linee guida da seguire, trasformandosi un un’occasione per mettere alla prova maestri pasticcieri, imprenditori titolari di pasticceria, gelatieri, cioccolatai, fino a tecnici e specialisti della comunicazione, sulle nuove frontiere del dolce. "L’esperienza del primo seminario tecnico degli Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana, nella scuola Cast Alimenti di Brescia, è stata decisamente positiva – ha commentato soddisfatto il Presidente di Apei, Iginio Massari –. Mi sento gratificato sia per la partecipazione attiva del gruppo di colleghi che per l’arricchimento professionale e umano che ne è scaturito". La prestigiosa kermesse è stata l’occasione per annunciare il premio “Pasticcere dell’anno” che verrà conferito ai fratelli Andrea e Nicola Pansa di Amalfi "per saper valorizzare i prodotti del territorio con capacità, abilità manuali ed eleganza" nella prossima edizione Sigep, a Rimini dal 21 a 25 gennaio 2023. L’associazione, che nel manifesto programmatico sottolinea "la necessità di rinnovamento", vanta tra i soci fondatori due giovani pasticceri, Filippo Valsecchi, lecchese classe ’98, e Vincenzo Donnarumma, classe ’96 nato a Napoli, campioni italiani juniores di pasticceria nel 2018 e coppia campione del mondo nel 2019 guidata dal pastry chef romano Davide Malizia, che li ha seguiti in tutto il percorso di preparazione al concorso. Sveglia alle 5, dodici ore di lavoro al giorno e tanti sacrifici: sono gli ingredienti che accomunano le vite dei due ragazzi, che dopo essersi incontrati ai campionati italiani non si sono più lasciati, dando origine ad una proficua collaborazione ai fornelli, e ad una sincera amicizia fuori dalla cucina. "Veniamo da formazione diverse, io terminato l’alberghiero ho cominciato a fare pratica lavorando per i più importanti stellati della zona mentre Vincenzo ha frequentato la scuola Cast Alimenti di Massari per poi formarsi nella pasticcera di Gino Fabbri a Brescia" raccontato Filippo. "Io sono quello più esuberante mentre lui è pacato e quindi riusciamo a compensarci. Siamo così diversi anche nell’aspetto che ci hanno etichettato ironicamente come le veline" rivela Vincenzo. Su di una cosa però si trovano d’accordo: "Non si può pensare di guadagnare subito con questa professione, la formazione è un valore aggiunto. Fare il pasticcere è sicuramente un lavoro pesante sia per manualità che per orari complicati, e questo è uno dei motivi per cui ci sono più uomini, ma nel tempo ti consente di avere soddisfazioni personali ed economiche".

Mariachiara Rossi