BEATRICE RASPA
Cronaca

Ammazzò la madre con calci e pugni: "È stato un black out, non so perché"

Ruben Andreoli parla in aula al processo in cui è accusato di omicidio .

Nerina Fontana fu uccisa nell’abitazione che divideva con il figlio e la moglie ucraina sposata nel 2010

Nerina Fontana fu uccisa nell’abitazione che divideva con il figlio e la moglie ucraina sposata nel 2010

È entrato nel vivo in Assise il processo a Ruben Andreoli, il 45enne di Sirmione che il 15 settembre 2023 ha massacrato a calci e pugni la madre, Nerina Fontana, 72 anni, nell’abitazione che divideva con lei e la moglie ucraina, sposata nel 2010. In aula attraverso le testimonianze della zia e della moglie dell’imputato, tuttora residente nella casa dell’omicidio, si sono materializzate le tensioni esplose nei dieci giorni che hanno preceduto l’aggressione. "Ho avuto un black out, non so perché l’ho fatto" ha sempre ripetuto Andreoli, pilota di rally, ieri in udienza. Il presidente, Roberto Spanò, ha disposto la perizia psichiatrica. La “miccia“, quantomeno apparente, fu un banale litigio esploso il 5 settembre per la destinazione di una vacanza. "Prima della litigata i rapporti erano buoni - ha dichiarato la cognata della vittima - Nerina era molto delusa da Rubens e dalla nuora, che non chiedevano scusa. Dopo la morte del marito (nel 2015, ndr) era Rubens a gestire la parte economica. Lei aveva una polizza assicurativa intestata a loro, e aveva deciso di cambiare i beneficiari a favore del fratello e dei nipoti. Pensava fossero degli ingrati. Aveva fissato un appuntamento per togliere anzitutto Svetlana. Temeva che se ne sarebbero andati, magari in Ucraina, con i suoi soldi". Fu Rubens la sera dell’omicidio a chiamare la zia: "Mi chiese di andare da loro, che aveva fatto un casino. Vidi Nerina a terra sul balcone, i capelli strappati. Pensavo a un malore. Rubens era calmo, mi disse che facevano le valigie per l’Ucraina dopo che la madre aveva buttato le foto del matrimonio. Mi chiese se sapevo che gli aveva tolto la firma dal conto in banca". Svetlana ha reso una testimonianza tra le lacrime, sostenendo che con la suocera i rapporti erano sempre stati buoni, sebbene sia rimasta segnata dal dolore per perdita di un bimbo nato prematuro, con problemi di salute, che aveva scosso sia lei sia il marito. "Nerina non mi è stata vicino, anzi, riteneva che era meglio che non fosse sopravvissuto, che non saremmo stati in grado di gestirlo. Rubens voleva molto bene a sua madre, l’accompagnava sempre alle visite mediche. Quando è rimasta vedova siamo rimasti con lei per non lasciarla sola". B.Ras.