
Fratellini (Olycom)
Brescia, 15 agosto 2016 - La città nell’estate 2016 sta segnando un record in negativo. Gli abbandoni di animali, difatti, sono aumentati in maniera esponenziale. «Calcoliamo che rispetto allo scorso anno al termine del periodo sarà stato abbandonato almeno il 20% in più tra cani, gatti e animali domestici – spiega il presidente del Partito Protezione Animale Fabrizio Catelli -. E probabilmente si tratta di numeri sottostimati, poiché molti sono quelli che, per dirla con un eufemismo, scompaiono nel nulla». I dati sono allarmanti. «Il Partito Protezione Animali, sentendo canili e veterinari, calcola che lo scorso anno a luglio e agosto siano stati abbandonati 80 cani circa. Quest’anno sono oltre 100. I gatti da 350 sono passati a più di 400. Poi ci sono criceti, cavie, conigli nani e persino serpenti e iguane».
A confermare le parole di Catelli è la veterinaria capriolese Lorella Morandi. «Attualmente in studio ho 30 animali abbandonati – dice -: c’è chi viene da me e mi lascia il suo “migliore” amico e chi invece li trova in giro e me li porta». Morandi mantiene gli animali a sue spese. «Ho dovuto impormi un limite massimo di 30 animali. Ho anche il lavoro da seguire - dice -. Per fortuna ho uno staff di volontari che si prodigano per aiutarmi». «Troviamo animali abbandonati ovunque – commenta la volontaria Vanessa Parigi - a volta ci sono anche dieci gattini negli scatoloni. Ultimamente ci hanno segnalato una gabbia con tre criceti lasciata vicino a un cassonetto. In due giorni siamo riusciti a farli adottare». Morandi spiega che con la crisi la situazione è peggiorata. «C’è chi non riesce più a mantenere le sue bestiola - dice - ma c’è anche gente che non si può permettere la pensione per animali e quando va in vacanza pensa bene di lasciarmeli in giardino, magari dopo avermi chiesto uno stallo qualche giorno prima». Secondo il Partito Protezione Animali i soldi che si usano per la campagne di prevenzione potrebbero essere destinati ad altri fini. «Trovo ridondante fare decine di campagne sulle tv nazionali – dice Fabrizio Catelli – sarebbe più opportuno dare i fondi a veterinari e rifugi che in questo periodo ricevono decine di animali».