MILLA PRANDELLI
Cronaca

Vede un bimbo affogare e si tuffa per salvarlo, così Tarandeep è annegato nel Garda: “Un eroe”

Singh, 27 anni e un posto di lavoro nel Bresciano, viveva a Cigole. Si è tuffato quando ha visto il piccolo tedesco che annaspava. Le correnti l’hanno trascinato a fondo. Colletta per il rientro della salma

Nel riquadro Tarandeep Singh, operai di 27 ani morto per salvare il bambino nelle acque di Riva del Garda

Nel riquadro Tarandeep Singh, operai di 27 ani morto per salvare il bambino nelle acque di Riva del Garda

BRESCIA – Ha compiuto un atto eroico che, purtroppo, gli è costato la vita. Nessuno dei presenti sulla spiaggia di Riva del Garda lunedì pomeriggio dimenticherà quel giovane indiano grazie a cui un bambino di nazionalità tedesca si è salvato da un sicuro annegamento. Lui, Tarandeep Singh, invece non ce l’ha fatta, sacrificando se stesso e la sua nuova vita in Italia, dove presto sarebbe stato raggiunto dai genitori.

Il dramma ha avuto come teatro il lato trentino del Lago di Garda. Tarandeep, che viveva e lavorava nel Bresciano, era lì in vacanza con alcuni amici. Secondo le ricostruzioni, si trovava in compagnia del gruppo di giovani con cui era in ferie, quando hanno notato il bambino che stava rischiando di annegare. Senza esitazione, il 27enne si è gettato in acqua per tentare di raggiungere e soccorrere il piccolo. Ma la violenta corrente lo ha trascinato via. Singh, non è più riemerso, inabissandosi nelle acque del Benaco, che in quel punto sono profonde anche vicino alla spiaggia. E dove le correnti, anche per via dei venti, sono forti.

I Vigili del fuoco, allertati immediatamente, hanno avviato le ricerche del giovane uomo. Dopo ore di intensa attività, il corpo senza vita di Singh è stato ritrovato adagiato sul fondale, a circa venti metri di profondità. La salma è stata recuperata e trasferita nella sala mortuaria del cimitero di Riva del Garda, in attesa di essere ricomposta e rimpatriata in India, dove risiedeva.

Amici e colleghi di lavoro di Singh, che viveva a Cigole e lavorava nell’azienda Temprall di Pavone Mella, si sono attivati per organizzare una raccolta fondi al fine di sostenere le spese per il rientro della salma nella sua terra natia. Anche il titolare ha deciso di aiutare le maestranze nel reperire la cifra necessaria a consentire il rimpatrio.

Il giovane era impiegato nell’azienda specializzata nel trattamento di leghe leggere da circa un anno. Si era subito fatto ben volere grazie alla tempra di grande lavoratore unita alla sua innata simpatia e alla gentilezza.

L’obiettivo di Tarandeep, originario dello stato dell’Haryana, era quello di ricongiungersi coi propri familiari, con cui avrebbe diviso il domicilio a Cigole entro pochi mesi. Mamma e papà, purtroppo, anziché volare in Italia per abbracciare il proprio figlio, dovranno attendere l’arrivo di una bara, che contiene non solo le spoglie del loro congiunto ma anche quelle di un eroe che ha salvato una giovane vita. Tutta la comunità di Cigole si è idealmente stretta alla famiglia.

Intanto il Comune di Riva del Garda ieri ha posizionato delle barriere fisiche che impediscono l’accesso alla spiaggia dove Singh è annegato - Punta Lido - e dove in meno di un mese sono morte tre persone. In quella zona la balneazione è vietata, ma le persone fino a ieri non hanno rispettato i divieti. Ora dovranno farlo.