Brescia, chiede di falsificare il rilievo di una cava di sabbia: arrestato imprenditore

Arturo Bernardelli è accusato di istigazione alla corruzione. Da oggi è ai domiciliari. Indagati anche un ex sindaco e un manager

Le indagini sono state condotte dal Nucleo Forestale dei Carabinieri (foto archivio)

Le indagini sono state condotte dal Nucleo Forestale dei Carabinieri (foto archivio)

Milano, 9 settembre 2024 – Arrestato per istigazione alla corruzione Arturo Bernardelli, imprenditore a capo dell’omonimo gruppo bresciano che opera nel settore estrattivo, edilizio e nello smaltimento di rifiuti.

Le indagini, coordinate dalla procura di Brescia, sono state condotte dalla Forestale e dal nucleo operativo della compagnia carabinieri di Verolanuova. L'imprenditore, da oggi ai domiciliari, secondo gli inquirenti avrebbe tentato di corrompere un tecnico, perché falsificasse il rilievo topografico di una cava di sabbia e ghiaia a Ghedi gestita da una delle società del gruppo, in modo da occultare le "gravi difformità - si legge nella nota del gruppo Forestale di Brescia - con cui è stato coltivato il bacino estrattivo". Difformità che sono state accertate anche con il supporto del secondo nucleo elicotteri carabinieri di Orio al Serio. Il sito, da oltre 200mila metri quadrati, è stato sottoposto oggi a sequestro.

Nel corso dell'operazione - fa sapere la nota dei carabinieri - è stata eseguita una perquisizione nei confronti di un politico locale, l’ex sindaco di Carpenedolo, Giambattista Groli, che "avrebbe facilitato i contatti tra l'imprenditore e il tecnico". Nell'indagine è coinvolto anche un manager che lavorava per l'imprenditore arrestato, a cui viene contestato l'aver offerto utilità non dovute alla consulente di un ente locale per indirizzare le attività amministrative in favore della società.