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Francesca, morta di overdose dopo il festino: assolto l’uomo accusato di averle iniettato eroina

Processo d’appello bis a Michael Paloschi: i giudici, sentiti di nuovo consulenti e testimone, cancellano la condanna a 7 anni e 4 mesi

Francesca Manfredi, morta per overdose durante un festino nell'agosto 2020

Francesca Manfredi, morta per overdose durante un festino nell'agosto 2020

Folzano, 22 gennaio 2025 – Overdose fatale a una ragazza di 24 anni: il conoscente accusato di averle iniettato la droga assolto nel processo d’appello bis.

Si conclude la complicata vicenda giudiziaria di Michael Paloschi, il 36enne accusato di omicidio preterintenzionale relativamente al decesso di Francesca Manfredi, una ventiquattrenne bresciana morta nell’estate del 2020 nel corso di un festino organizzato nell’abitazione della giovane.

La sentenza

La sentenza di assoluzione con la formula "perché il fatto non sussiste" è stata pronunciata oggi, mercoledì 22 gennaio, dai giudici della Corte di Assise di Appello di Milano, che hanno confermato il verdetto di primo grado dopo l'annullamento con rinvio della condanna, oggi quindi azzerata, a 7 anni e 4 mesi che era stata inflitta all'uomo in secondo grado.

La ricostruzione

Paloschi, difeso dall'avvocatessa Valeria Cominotti, era accusato di aver iniettato una dose di eroina nel braccio della ragazza, morta a causa di un mix di alcol e droga durante un festino nella sua abitazione a Folzano, nel Bresciano, nella notte tra il 23 e il 24 agosto del 2021.

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Il 36enne si trovava in casa con Francesca e un'altra ragazza, già assolta in un procedimento parallelo dall'accusa di omissione di soccorso. Sentita nel processo come teste, l'amica aveva raccontato che sarebbe stato Paloschi a iniettare alla giovane parte della dose letale.

Dopo l'annullamento da parte della Cassazione della condanna inflitta dalla Corte di Appello di Brescia, i giudici milanesi avevano deciso, seguendo le indicazioni della Suprema Corte, di riascoltare in aula i consulenti tecnici di accusa e difesa e anche l'altra ragazza che si trovava nell'abitazione quella notte. Oggi la conferma della sentenza di primo grado, che aveva mandato Paloschi assolto. Le motivazioni sono attese entro 90 giorni. 

Il festino si tenne alla fine di agosto 2020. Nell’abitazione della povera Francesca si trovarono otto persone: la sessione di sballo, fra alcol, sostanze chimiche e droghe “tradizionali”, sarebbe andata avanti per tre giorni. Paloschi, sin dall’inizio, ha negato ogni accusa nei suoi confronti. La madre di Francesca, all’inizio del processo, aveva chiesto giustizia per la figlia. La giovane sarebbe stata al suo primo “buco”