FEDERICO MAGNI
Cronaca

Costrette a spogliarsi e fare piegamenti in Questura? L’avvocato delle ecoattiviste: “È una pratica che non esiste. A Brescia c’era un clima da G8”

Radunata illegale e imbrattamento i reati contestati, emessi 17 fogli di via. “Perquisizioni così invasive solo nel 2001: denunciamo”. La Questura: “Procedure corrette, rispettata la dignità personale”

La videodenuncia di un’attivista dopo le perquisizioni in Questura: “Mi hanno chiesto di spogliarmi” ha detto

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BRESCIA – “L’unica volta che ho sentito di perquisizioni fatte in quel modo, facendo spogliare completamente delle ragazze che hanno dovuto eseguire degli squat, era a Genova, durante il G8. Ma la cosa che ci turba di più è che questo trattamento è stato riservato a persone che non erano in stato di arresto, a ragazze e ragazzi che sono accusate di reati lievi”. L’avvocato Gilberto Pagani sfoglia perplesso i verbali redatti dagli agenti della questura di Brescia che hanno trattenuto per 8-9 ore i ragazzi protagonisti dell’azione fuori dai cancelli della ex Breda quando una quarantina di attivisti di Extinction Rebellion, Ultima generazione e Palestina libera ha messo in scena una catena umana puntando il dito contro l’industria delle armi.

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Imbrattamento e radunata sediziosa, sono questi i reati di cui sono accusati le ragazze e i ragazzi, in totale 23, perquisiti nella Questura di Brescia. Le attiviste hanno raccontato di trattamenti umilianti. Alcuni sono accusati anche di manifestazione non preannunciata e lancio di fumogeni. 17 i fogli di via obbligatori con divieto di rientro a Brescia. “Non mi era mai capitato. Le ragazze sono sotto choc. È un reato (la “radunata sediziosa”) previsto soltanto se si rivolge contro i poteri dello stato, è “sovvertimento delle pubbliche istituzioni” e ovviamente in quello che è successo a Brescia non c’entra nulla – continua Pagani –. Non si capisce perché siano state trattate come pericolose criminali quando erano assolutamente inoffensive. Stiamo pensando di denunciare, ancora non è stata presa la decisione. Stiamo ancora raccogliendo tutte le informazioni e leggendo le carte. Il comunicato della Questura del resto non nega quanto accaduto. Si dice che sono stati chiesti dei piegamenti sulle gambe alle donne per rinvenire eventuali oggetti pericolosi ma è una pratica che non esiste”.

La vicenda e il racconto delle ragazze hanno scatenato una serie di reazioni politiche. La Questura spiega però che “le modalità con cui si svolgono le perquisizioni sono quelle consone alle attività istituzionali di polizia, dunque questi uffici non sono tenuti a rispondere di alcunché. In ogni momento è stata salvaguardata la riservatezza e la dignità delle persone e sono state seguite le corrette procedure operative.

“Dalle attiviste di Brescia arriva una denuncia per una violazione che sa tanto di 2001, di un clima di intimidazione che non ha niente a che spartire con la nostra democrazia”, ha commentato la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi. Intanto sul caso sono state presentate due interrogazioni parlamentari da parte del Pd e di Avs. E intanto è già stato annunciato un presidio per sabato pomeriggio alle 15.30 proprio davanti alla Questura di Brescia da parte di una serie di associazioni del territorio.