Isorella (Brescia), 11 ottobre 2024 – In provincia di Brescia si è registrato il primo caso di aviaria. Si tratta di un episodio scoperto in un allevamento di Isorella, nella Bassa. Ad annunciarlo è stata la presidente di Coldiretti Brescia, Laura Facchetti, a margine di un incontro con la stampa in merito alle emergenze sanitarie nel settore agroalimentare.
"Un caso che si aggiunge ad altri registrati nel cremonese e nel Mantovano" ha detto Facchetti. "La situazione per ora non ci spaventa, è da attenzionare. Questo - ha aggiunto la presidente di Coldiretti Brescia - è un periodo in cui i migratori si spostano e portano questa malattia che siamo però in grado di gestire perché i nostri allevatori sono all'avanguardia in tema di biosicurezza e procedure comportamentali".
Ma cos’è l’aviaria? È un'infezione virale che si diffonde normalmente tra gli uccelli. Tuttavia, alcuni virus dell'influenza aviaria possono infettare le persone. Diffusa in tutto il mondo, questo tipo di influenza è in grado di contagiare quasi tutte le specie di volatili. Può essere a bassa o ad alta patogenicità: se causata da una forma altamente patogenica la malattia insorge in modo improvviso ed è seguita da morte rapida dell'esemplare contaminato quasi nella totalità dei casi. Sebbene i ceppi di virus dell'influenza aviaria siano diversi, sono pochi quelli che causano malattie gravi nei volatili e ancor meno sono quelli che causano infezioni negli uomini. Alla fine del 2003 focolai di questa malattia vennero individuati in diversi Paesi asiatici all'interno di allevamenti di pollame e risultarono associati ad alcune infezioni umane ad alto tasso di mortalità.