Brescia, 15 agosto 2018 - Da una parte il dolore per la morte di un figlio, dall’altra la speranza che l’altro gemellino possa lottare e superare i problemi sopravvivendo. Da giorni Roberto e la moglie vivono nei pressi del reparto di terapia intensiva neonatale degli Spedali Civili di Brescia. Lì lunedì scorso ha perso la vita Paolo, uno dei loro bimbi, stroncato da una infezione provocata da un batterio. Negli stessi spazi sta lottando l’altro loro figlio, pure lui aggredito dalla Serratia marcescens (il batterio responsabile della morte), che sta reagendo bene alle terapie.
I due giovani genitori non hanno alcuna voglia né intenzione di parlare del loro dolore con stampa e televisioni. La Procura di Brescia nelle scorse ore ha disposto il nulla osta per la sepoltura del piccolo Paolo e nei prossimi giorni, già giovedì con ogni probabilità, dovrebbero celebrarsi i funerali. «Chiediamo il rispetto del nostro dolore e lo stesso tempo chiediamo agli organi di informazione di non partecipare ai funerali del nostro bambino», si limitano a dire i genitori di Paolo che parlano per il momento soltanto attraverso il proprio legale, l’avvocato Chantal Frigerio. Nessuna voglia di “spettacolizzare” il proprio dolore né tantomeno quello di puntare il dito contro qualcuno.
«Vogliamo solo capire cosa è accaduto al nostro bimbo», ripetono da giorni i genitori di Paolo che in ospedale ancora sperano che il gemellino possa superare l’infezione dovuta a un batterio sorto nell’ospedale lo scorso 20 luglio. Nel frattempo prosegue l’indagine della Procura che per la morte del piccolo Paolo. Nel registro degli indagati ci sono 16 persone, tutto il personale medico e non solo che dal 20 luglio ha avuto in cura il piccolo Paolo. Omicidio colposo il reato contestato a tutti i soggetti coinvolti. Qualche risposta in più sui motivi del decesso del piccolo Paolo potrebbe arrivare dall’esame autoptico eseguito lunedì mattina. Il consulente del pm Cati Bressanelli si è preso 90 giorni per arrivare alle conclusioni. Questo sarà anche il periodo per le parti di per trovare consulenti di parte in grado di sostenere le due parti in causa.