Bedizzole (Brescia), 2 febbraio 2020 - Chiesa gremita e commozione a Bedizzole per l'ultimo saluto a Francesca Fantoni, violentata, uccisa e abbandonata nei pressi di un parco giochi del paese. "Perché la violenza ha il sopravvento? Perché con estrema facilità si uccide? - ha detto il parrocco don Franco Dagani nel corso dell'omelia-. Non si può dire che chi compie atti come questi ha la mente ottenebrata. Bedizzole aspetta risposte". Oggi in paese è stato lutto cittadino. "Dove sono finiti dialogo, rispetto e accoglienza? - ha proseguito il parroco -. Ci accontentiamo degli idoli e per molti Dio è morto. O ci fermiamo in tempo o rischiamo di suicidarci". Nel corso della cerimonia è stato anche letto un messaggio del vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada che ha ricordato "il sorriso gentile di Francesca", "spento da una violenza cieca e assurda".
Stando a quanto emerso dalle indagini e dall'autopsia Kekka - così era affettuosamente chiamata da tutti la 39enne - è stata violentata, pestata e infine strangolata. A ucciderla sabato sera nel parco è stato Andrea Pavarini, 32enne bedizzolese, ora in cella per omicidio aggravato dalla violenza sessuale.