
Il dirigente dell’IC di Bedizzole Pietro Michele Dursi che ha inviato la strana lettera di auguri
Brescia, 19 aprile 2025 – Gli auguri sarcastici del preside Pietro Michele Dursi di Bedizzole hanno scoperchiato un vaso di Pandora di tensioni e disagi che, negli ultimi anni, hanno portato molti docenti a lasciare l’Ic di Bedizzole e molte famiglie ad iscrivere i figli altrove. Sui social, gli auguri “solo a chi lavora” sono stati accolti, in parte, da commenti generalisti che hanno apprezzato che il preside abbia bacchettato pubblicamente dipendenti pubblici presunti lazzaroni. Ma chi vive la realtà dell’Istituto ha ben altro da raccontare. “Io ho visto colleghe di 60 anni in lacrime”, racconta un’insegnante. Molti avrebbero chiesto il trasferimento, altri il prepensionamento, a fronte di una gestione dirigistica. E c’è addirittura chi, dopo 31 anni di insegnamento, ha preferito licenziarsi, dopo esser stata spostata su classi e materie non sue. Si parla di dispetti, ripicche, progetti storici cancellati, di una ‘rete’ di monitoraggio per vigilare su quello che i docenti fanno.
La “legge” nell’istituto comprensivo
“Vengono date indicazioni ineludibili anche sui libri di testo da usare, tutti i plessi devono usare gli stessi – spiega un’altra docente – ma questo è il contrario dell’autonomia dell’insegnamento. Noi docenti sappiamo che non tutte le classi sono uguali, vorremmo quindi dotarci degli strumenti più adeguati, invece bisogna usare lo stesso testo per tutti”.
I carabinieri a scuola
Perplessità l’ha destata anche l’assunzione del supplente della primaria ‘Don Milani’ che, la scorsa settimana, ha dato in escandescenza spaventando i bambini (sono intervenuti i carabinieri), che non volevano più andare a scuola. “Era stato fatto un colloquio?”, chiede una mamma. “Se succede una cosa del genere in una scuola, non ti senti tutelato. Intanto abbiamo chiesto che, visto quanto accaduto, sia chiuso il cancellino del pre-scuola, ma per ora senza esito”.
La direttiva: "Non create allarmismi”
Negli stessi giorni è arrivata una circolare per chiedere di non creare allarmismi. Per ora il dirigente scolastico, contattato, non ha rilasciato dichiarazioni. Un dato di fatto, però, è che anche le famiglie hanno iniziato a mandare i figli altrove: alle medie, si sono perse due classi. “Gli auguri sono una cosa assurda – commenta Adriano Cattelan, Gilda Brescia – se ci sono irregolarità, incapacità, incoerenze dei docenti, il dirigente ha gli strumenti per prendere i provvedimenti. Così facendo ha gettato discredito su tutto l’istituto”.