
I due monsignori Claudio Dolcini e Fabio Peli
Concesio (Brescia), 1 agosto 2020 - Anche la fede si mobilita per Bergamo-Brescia capitali della cultura 2023. È bastata una telefonata perché i due parroci di Sotto il Monte e di Concesio, i Comuni che hanno dato i natali rispettivamente a Giovanni XXIII e a Paolo VI, si incontrassero nel Bresciano.
Monsignor Claudio Dolcini, rettore del Santuario Giovanni XXIII e parroco di Sotto il Monte, ha voluto commentare questa nuova e importante collaborazione con la Basilica di Concesio così: "Loro la paternità del Concilio, loro l’impegno davanti al mondo per la pace, loro l’ardente desiderio di coniugare il Vangelo con le culture di ogni parte della terra, loro le braccia aperte ai politici, ai governanti e al mondo dell’arte per il loro impegno ad accogliere e a tradurre il messaggio universale del Vangelo".
"Bergamo e Brescia insieme – prosegue Dolcini – non posso non vedere un disegno della Provvidenza che ci invita a promuovere la conoscenza dei “genitori“ del Concilio: a conoscerne i rapporti profondi di stima, di amicizia e di coerenza di pensiero; e non posso non pensare che il pensiero e l’idea del Concilio sia germinata, come primizia dello Spirito Santo, nel legame di forte amicizia fra i due Papi lombardi".
«È con gioia che abbiamo appreso – ha dichiarato monsignor Fabio Peli, parroco di Concesio – la decisione di nominare Brescia e Bergamo capitali della cultura. Concesio e Sotto il Monte, che hanno dato i natali a due grandi Pontefici del ‘900, proporranno esperienze e cammini di fede e la loro collaborazione farà sì che i valori di questi due grandi Papi possano entrare nel cuore degli uomini e delle donne del nostro tempo perché possano insieme costruire una nuova civiltà dell’amore".
Una vicinanza tra i due Papi testimoniata dall’allora arcivescovo di Milano, Giovan Battista Montini nell’omelia del 7 giugno 1963, pronunciata per la morte di papa Giovanni XXIII in un Duomo di Milano gremito di gente: "Giovanni XXIII ha segnato alcune traiettorie al nostro cammino, che sarà sapienza, non solo ricordare, ma seguire. Potremo forse dimenticare la dimostrazione che egli ha in certa misura incarnata nella spontaneità umanissima della Sua santa vita, della profonda, essenziale capacità della religione cristiana a rifornire di sempre nuova carica spirituale il mondo moderno". In queste parole si rispecchia la figura di Paolo VI che lavorerà fino all’ultimo giorno della vita per tradurre quanto colto e affermato dal suo predecessore. Ed è proprio su questo concetto che i due parroci hanno costituito questa alleanza, al fine di costruire un percorso di fede che culminerà nel 2023