
Dark Web
Brescia, 7 novembre 2019 - Conclusa da parte della Guardia di finanza una complessa operazione di polizia giudiziaria nel settore di traffici illeciti online che ha portato alla chiusura di un Black Market che, con oltre 100.000 annunci, veniva considerata la risorsa illegale più affidabile del Dark Web. Le indagini svolte hanno portato all'arresto di tre giovani italiani di 19, 26 e 27 anni che gestivano tale mercato illegale. Il punto di riferimento del gruppo era un 19enne studente del Politecnico di Torino «e di buonissima famiglia» ha spiegato il pubblico ministero di Brescia Erica Battaglia. «I tre arrestati facevano da intermediari tra i clienti e i venditori. Mettevano a disposizione la piattaforma online», ha detto il Comandante del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza colonnello Giovanni Reccia.
L''indagine, avviata nello scorso mese di maggio con l'operazione Darknet.Drug, aveva consentito di identificare a Barletta un vendor di sostanze stupefacenti, noto nell'ambiente del Dark Web come g00d00, e di arrestarlo insieme ad un altro soggetto trovato in possesso di armi da sparo. Nel corso dell'operazione erano stati sequestrati anche 2,2 chii di sostanze stupefacenti (cocaina, ketamina, MdMa) pronti per essere commercializzate su internet, 163 pasticche di ecstasy già pronte e 78 francobolli impregnati di Lsd. Inoltre, era stato sottoposto a sequestro un locale commerciale, situato a Barletta, in cui veniva esercitata l'attività di exchange di Bitcoin, la moneta virtuale molto diffusa nel mondo dell'illegalità connessa ai traffici illeciti nel Dark Web. I personal computer, notebook e smartphone sequestrati nel corso dell'operazione sono stati esaminati secondo le migliori tecniche di analisi forense per risalire agli amministratori del Black Market denominato Berlusconi Market, un luogo virtuale di vendita di merce illegale con guadagni di migliaia di euro mensili.
La condotta degli amministratori del Black Market agevolava quindi, in maniera determinante, la commissione dei reati in concorso con i vendor mediante la concessione di uno spazio web (vetrina) sul proprio store (negozio) virtuale, unitamente alla gestione dei pagamenti (in criptovalute), al fine di conseguire un profitto per tale attività illegale. Gli elementi raccolti grazie alle minuziose attività investigative svolte dal personale specializzato del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza, con il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Brescia, hanno portato all'emissione di misure cautelari personali della custodia in carcere a carico di tre soggetti. Ufficiali e agenti di polizia giudiziaria appartenenti al predetto Nucleo Speciale hanno dato esecuzione alle misure disposte, eseguendo inoltre 5 perquisizioni domiciliari a Barletta, Andria, Putignano e Torino. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati numerosi dispositivi tecnologici (personal computer,notebook, memorie digitali e smartphone) sui quali verrà successivamente svolta l'analisi forense, anche per risalire ai vari vendor del Black Market. Sono stati altresì sottoposti a sequestro un bilancino di precisione e numerose confezioni di presunti medicinali e farmaci illeciti, che saranno sottoposti ad analisi tecnica. Dal momento dell'esecuzione delle misure cautelari il Berlusconi Market ha interrotto l'operatività. Dopo le operazioni dell'FBI statunitense e della polizia olandese nei confronti dei Black Market ''Silk Road'', ''Alfa Bay'' e ''Hansa Market'', Berlusconi Market costituisce il quarto esempio al mondo di Black Market del Dark Web reso non più operativo.