Brescia, 16 gennaio 2020 - A Zone e sull’alto Sebino è allarme bocconi avvelenati. E da qualche giorno le persone del posto e il Comune non solo sono al lavoro per ripulire la zona dalle esche, ma anche per informare residenti e turisti della presenza del cibo che potrebbe fare sentire male o addirittura uccidere i loro cani ma non solamente
"L’allarme risale a qualche giorno fa ed è tuttora in corso – spiega il sindaco di Zone, Marco Zatti – l’area più colpita è quella di via dei Lochi, che è frequentata da molte persone residenti e non, che vanno a passeggio con i loro cani. Fortunatamente gli zonesi sono molto attenti e sensibili e dunque quando vedono una presunta esca la raccolgono e lo segnalano al Comune. Per ora non si è sentito male nessun cane, ma fa freddo e il tempo è asciutto. Non è escluso che degli animali selvatici possano essersi nutriti di bocconi ed essere morti nei boschi, nascosti nei loro rifugi. Non è altresì da escludere che camminando qualche bimbo possa entrare a contatto col veleno. Devo dire che se da una parte premio il senso civico della maggior parte degli zonesi, dall’altra contesto la persona o le persone che hanno sparso cibo killer sui nostri monti. Un applauso va a chi tutti i giorni pulisce e a chi ha diramato l’avviso a fare attenzione, sia tramite il passaparola sia tramite i social network".
Gli zonesi hanno creato un vero e proprio tam tam, che è arrivato anche nei paesi circostanti. "A Zone, nei pressi di Sarì, lungo, la strada che porta alla Frazione di Sant’Antonio, sono stati pezzetti di salsiccia con dentro veleno – ha spiegato Daniela Almici, una delle promotrici – richiamiamo tutti alla massima attenzione". "Pulire non è sufficiente – ha commentato il sindaco Zatti – noi continuiamo a controllare, ma i bocconi riappaiono. I responsabili dovrebbero vergognarsi. Se qualche animale ne subirà le conseguenze siamo pronti a entrare in azione. Intanto, se questa persona o queste persone desiderano un confronto siamo disponibili ad averlo".
Da escludere sono i cacciatori. "Non possono essere loro che spargono esche ripiene di lumachicida o altre cose che fanno male ai cani – dice Manuela Picchi, esperta dei boschi della zona – in questo momento è in corso la caccia al cinghiale e i cani partecipano alle battute: potrebbero tranquillamente mangiare cibo mortale anche loro. Penso piuttosto a qualcuno che in generale viene infastidito dagli animali e dalla presenza dei loro accompagnatori sulle strade".