FEDERICA PACELLA
Cronaca

Boom degli sfratti. Crisi e affitti brevi: perdono la casa venti famiglie al giorno

Settemila provvedimenti in Lombardia nel 2023, il 13,73% in più. Morosità e finta locazione sono le cause principali della crescita. Oltre ai capoluoghi sono tornati a salire i casi anche in provincia. .

Una manifestazione organizzata contro gli sfratti in Lombardia A Bergamo l’incremento rispetto al 2022 è stato del 102%

Una manifestazione organizzata contro gli sfratti in Lombardia A Bergamo l’incremento rispetto al 2022 è stato del 102%

Circa 7.000 provvedimenti di sfratto emessi nel 2023 in Lombardia - una ventina al giorno - in aumento del 13,73% rispetto al 2022. Morosità e finita locazione sono le cause principali che portano a questi provvedimenti, secondo i dati aggiornati al 31 dicembre, appena pubblicati dal Ministero dell’Interno. Guardando alle province lombarde, in valore assoluto Milano guida la classifica del numero di provvedimenti con 2.178. Seguono Varese (802), e quasi ex aequo Bergamo (767), Brescia (721), Monza (717). Numeri più contenuti in valore assoluto per Como (403), Cremona (221), Lecco (174), Lodi (163), Mantova (246), Pavia (519), Sondrio (20). Il trend è quasi ovunque in crescita, con Bergamo che vede addirittura un +102% rispetto al 2022, Monza con +71,5%. Stabili seppur in crescita i numeri per Brescia (+11,8% in un anno), Como (+6,33%), mentre sono in calo i provvedimenti di sfratto emessi a Sondrio (-51,22%) e Lecco (-3,33%), rispetto ad un 2022 in cui c’era stata un’impennata dopo il ‘congelamento’ degli sfratti legato al periodo Covid. Confrontando le cause degli sfratti, il 2023 vede aumentare nettamente la quota delle morosità (o altre cause) rispetto alla finita locazione: tolta Milano, il capoluogo col maggior numero di provvedimenti per morosità è Brescia (176, zero a Bergamo, 68 a Como, 34 a Lecco, 2 a Sondrio). Se i dati dei capoluoghi restano più o meno stabili, aumentano invece gli sfratti per morosità in provincia: ben 602 nella Bergamasca (erano stati 353 nel 2022), 455 nel Bresciano (322 l’anno prima); in leggero calo quelli delle province di Como, Sondrio e Lecco. L’emissione dei provvedimenti non esaurisce, però, l’iter dello sfratto. Le richieste di esecuzione, rispetto al 2022, sono in calo, ma va sempre ricordato che in quell’anno si erano accumulati tutti i le esecuzioni rimaste ferme con Covid, tanto che c’era stato un 327,44% in più di richieste di esecuzione.

Nel complesso, in Lombardia risultano 15.452 richieste di esecuzione, di cui 4.305 a Mantova, 2.878 a Monza, 2.171 nella Bergamasca, 1.895 nel Bresciano (246 a Como, 569 a Lecco, 35 a Sondrio). Rispetto ai provvedimenti emessi, sono ancora di meno gli sfratti effettivamente eseguiti, seppur parliamo comunque di cifre importanti se si considera che, spesso, dietro uno sfratto ci sono situazioni di conflittualità sociale tra proprietari che vogliono tornare in possesso della propria abitazione ed inquilini in condizioni di fragilità economica e sociale, che non trovano altre soluzioni abitative né sul mercato privato né nelle residenze pubbliche. In totale, sono stati eseguiti 3.391 sfratti, circa 10 al giorno in tutta la regione, con punte a Varese (582), Pavia (532), Brescia (520); a Bergamo sono stati eseguiti 495 sfratti, 224 a Como, 28 a Sondrio, 111 a Lecco.