BEATRICE RASPA
Cronaca

Brescia, il boss Zagaria esce dal carcere. È malato: detenzione a casa

Resterà ai domiciliari per cinque mesi dalla moglie a Pontevico

Pontevico (Brescia), 25 aprile 2020 -  Il camorrista detenuto in Sardegna al 41 bis è malato di tumore ma per colpa della la pandemia l’ospedale dove si cura, riconvertito per Covid, gli ha interrotto la chemioterapia. Risultato: Pasquale Zagaria, 60 anni, fratello del superboss dei casalesi Michele, tornerà a casa dalla moglie a Pontevico, al confine tra le province di Brescia e Cremona. Ieri il Tribunale di Sorveglianza di Sassari, in linea con le prescrizioni che impongono uno sfoltimento della popolazione carceraria, ha accordato al detenuto di scontare cinque mesi della sua condanna residua – fine pena nel 2027 – ai domiciliari.

La notizia , in serata ancora priva di conferme ufficiali da parte della Prefettura, ha sollevato un vespaio di polemiche tra i residenti nel paese bassaiolo. Il magistrato si è pronunciato una volta valutate le condizioni di salute di “Bin Laden” (così Zagaria era soprannominato dal clan), già sottoposto a interventi chirurgici. Pare che prima di dare il via libera all’uscita dal carcere, siano anche stati fatti sondaggi di disponibilità per il trasferimento in una struttura carceraria più idonea. Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria tuttavia non avrebbe dato risposte. Una circostanza, questa, che ha indotto il Ministro Bonafede a spedire gli ispettori al Dap per fare luce. Pasquale Zagaria fu arrestato nel giugno 2007. Le Procure lo considerano la mente economica dei casalesi. Gli si imputa di aver trasferito a Parma il business del fratello, il “re del cemento”. Nel 2001 ha sposato la bresciana Francesca Linetti, 44 anni, impiegata, finita sotto inchiesta per riciclaggio.