REDAZIONE BRESCIA

Picchiavano le quattro figlie perché non erano “brave musulmane”. Dopo la condanna padre, madre e figlio maschio in fuga

Brescia, i tre pachistani latitanti dopo la condanna a 5 anni in Cassazione: ricerche in Italia e in Patria. “Le ragazze rifiutavano di studiare ogni giorno le sure del Corano, obbligate a indossare abiti tradizionali”

Una donna velata (foto d'archivio Reuters)

Brescia, 15 luglio 2024  – Nuovo caso di latitanza a Brescia, dove sarebbero irreperibili padre, madre e fratello di quattro ragazze che venivano picchiate perché non erano “brave musulmane".

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Lo riporta oggi “il Giornale di Brescia”. I tre, di origini pachistane ma cittadini italiani, sono stati condannati in via definitiva dalla Cassazione a cinque anni ad inizio luglio, ma secondo quanto scritto dal quotidiano, sarebbero spariti, e sarebbe già anche firmato il decreto di latitanza da parte del primo giudice che li ha condannati.

Nella casa dove avevano residenza risulta viverci un connazionale.

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Le ricerche sono estese in Italia e in patria. I tre sono stati condannati per maltrattamenti che sarebbero consistiti in schiaffi, pugni, tirate di capelli "perché le figlie rifiutavano di studiare ogni giorno le sure del Corano, e per obbligarle a indossare abiti tradizionali della cultura pachistana".