Brescia, 11 luglio 2024 – Il figlio di Giacomo Bozzoli è stato ascoltato a lungo in procura a Brescia nella serata di mercoledì. E' stata un'audizione protetta, condotta da un sostituto procuratore del dipartimento violenza, in un ambiente riservato a occasioni di questo tipo, al primo piano del Palazzo di Giustizia. Questo con il supporto di una psicologa. Non sarebbero emersi particolari nuovi, né particolari indicazioni.
Dal bambino è arrivato lo stesso racconto fatto dalla madre. Ha confermato la vacanza a Marbella, in Spagna, in compagnia dei genitori, e di avere visto il padre fino alla serata del primo luglio. Quel giorno la Cassazione aveva confermato la condanna del 39enne Giacomo all'ergastolo per l'omicidio della zio Mario Bozzoli, nella fonderia di Marcheno.
Il bambino, che ha compiuto nove anni da pochi giorni, era accompagnato dalla mamma, dalla nonna materna e da un avvocato, che hanno atteso fuori dal locale che terminasse l'audizione. Il clima si è sempre mantenuto sereno. Il bambino è stato messo a proprio agio anche con qualche chiacchiera sulla partita di calcio Inghilterra-Olanda e rifocillato con un panino e una aranciata. La procura di Brescia ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per procurata inosservanza di pena in base all'articolo 390 del codice penale che punisce chi tiene una condotta attiva per aiutare qualcuno a sottrarsi all'esecuzione della pena. Giacomo Bozzoli ha ricevuto aiuti, ha avuto dei complici? Si cercherà di scoprirlo, per esempio attraverso intercettazioni. Il giudice ha firmato il provvedimento di decadimento di Giacomo Bozzoli dalla responsabilità genitoriale (la patria potestà di una volta).