REDAZIONE BRESCIA

Braccio di ferro sulle doppiette . Delibera a tempi record per ripartire

Dopo che il Tar ha accolto il ricorso delle associazioni animaliste la Giunta regionale dà il via libera dal 18 settembre alla caccia da appostamento.

Inizia domani l’attività venatoria per merli, gazze, tordi e cornacchie

Inizia domani l’attività venatoria per merli, gazze, tordi e cornacchie

Delibera a tempi record per provare a tamponare il caos caccia, ed il malumore tra i cacciatori, dopo che il Tar ha accolto il ricorso delle associazioni animaliste, facendo slittare al 2 ottobre l’apertura della stagione per l’avifauna. Accogliendo le richieste di Federcaccia Lombardia, la giunta ha adottato una delibera con cui, in conformità al parere dell’Ispra, autorizza per il mese di settembre 2024, da mercoledì 18, la caccia da appostamento (fisso e temporaneo) a colombaccio, cornacchia nera, cornacchia grigia, gazza, ghiandaia, tordo bottaccio, tordo sassello, cesena, merlo. Rimangono invariate le disposizioni di calendario non sospese dal decreto del presidente del Tar Milano relative alla caccia a lepre, coniglio selvatico, minilepre e volpe e all’addestramento cani.

Prosegue anche la caccia agli ungulati; la sospensione non riguarda il prelievo dell’avifauna allevata e immessa negli istituti privati (Afv e Aatv). Rimane sospesa fino all’1 ottobre compreso la caccia all’avifauna stanziale e a tutta la restante avifauna migratoria in ogni forma. Resta il malcontento tra i cacciatori, che hanno pagato regolarmente senza poter iniziare l’attività venatoria, come da calendario (18mila nel Bresciano). La polemica infuria su social e portali specializzati, dove c’è chi lancia l’idea di fermare immediatamente in tutta Italia ogni attività di controllo sul cinghiale e ogni sorta di collaborazione nel controllo della peste suina africana, finché il Governo non mette in discussione la riforma della legge 175 sulla caccia.

"Il silenzio dei capanni questa mattina (domenica, ndr) dovrebbe essere motivo di rabbia e indignazione di tutto il mondo della caccia. Dato che non è così direi che non abbiamo imparato nulla, proprio nulla", l’amaro commento di Filippo Grumi, cacciatore bresciano.

Federica Pacella