REDAZIONE BRESCIA

Centinaia di uccelli morti nelle reti e nei congelatori: denunciato bracconiere

Un uomo di 59 anni è stato denunciato a Bione per bracconaggio e mancata custodia di armi da caccia

Forestali al lavoro nelle valli del Bresciano

Brescia, 13 settembre 2016 – Il Corpo forestale dello Stato ha effettuato un controllo nel territorio di Bione, nel Bresciano. C’era infatti il sospetto che in una proprietà privata recintata fossero detenuti degli uccelli utilizzati per richiamo appartenenti a specie protette dalla convenzione di Berna (lucherini e passere scopaiole). Arrivati sul posto i forestali hanno utilizzato uno stratagemma per imitare il cinguettio dei lucherini e capire se la presenza dei detenuti illegalmente fosse confermata dalla loro risposta. I forestali hanno quindi effettuato un'ispezione all'interno del locale e hanno notato che nelbosco adiacente erano presenti numerose reti da uccellagione con richiami vivi.

A questo punto, considerato che sulle reti vi erano uccelli, veniva effettuato un appostamento. Poco dopo infatti è giunto un uomo di 59 anni che ha raccolto gli uccelli imprigionati nella rete. Nella sua abitazione sono stati sequestrati 60 esemplari vivi (passere scopaiole, pettirossi, frosoni, peppole, fringuelli, lucherini oltre a bottacci, merli e sasselli) e circa 400 uccelli morti fra cui alcuni alle reti ed altri già nei congelatori di casa. Sono state sequestrate anche 34 reti, 5 fucili da caccia, 1 canna di fucile e 300 cartucce. L'uomo è stato denunciato per il reato di bracconaggiomancata custodia di armi da caccia.