In primo grado erano stati tutti prosciolti "perché il fatto non sussiste". E il verdetto è stato confermato in appello per il patron del Brescia Massimo Cellino, a processo per turbata libertà d’incanti con il sindaco di Torbole Casaglia Roberta Sisti, l’ex assessore Mauro Ometto e l’esponente della commissione urbanistica Fabio Vizzini, in relazione al centro sportivo.
CronacaBrescia, il centro sportivo: Cellino assolto