
Il liceo Leonardo di Brescia
Brescia, 28 marzo 2025 – Una pioggia di parole
, stampate su fogli A4, fatte volare dal primo piano al piano terra, fino a che il pavimento è stato ricoperto del comunicato che il collettivo Onda Studentesca aveva pubblicato già qualche ora prima sui propri canali social. Il titolo è molto chiaro, “Molestie al liceo Leonardo”, mentre il contenuto, che parla di presunte molestie ai danni di una ragazza, Di certo c’è che le acque sono agitate al liceo scientifico dove ieri mattina c’è stato anche questo “lancio di fogli” per richiamare l’attenzione sul caso. Secondo il collettivo, il professore avrebbe molestato alcune studentesse, tante da far perdere, in almeno un caso, la voglia di andare a scuola. Da qui la richiesta perentoria: “Vogliamo che sia allontanato dalla scuola, e il preside non può restare indifferente di fronte a una situazione del genere. E se fosse successo a uno di voi? A una sorella, a un’amica? Continuereste a difenderlo?”.
Cos’è successo
Una delle ragazze che avrebbe denunciato gli abusi avrebbe avuto il coraggio di parlarne in famiglia e poi di condividere quanto successo con altri studenti, facendo nome e cognome del prof. Il padre della ragazza lo avrebbe fatto presente a sua volta al preside, ma, secondo le ricostruzioni, nulla sarebbe cambiato. Anzi, sarebbe stata fatta intervenire la Polizia postale per rimuovere le storie di denuncia pubblicate sui social dalla ragazza. Nei giorni scorsi il dirigente scolastico, Massimo Cosentino, ha incontrato i rappresentanti d’istituto, chiedendo di non pubblicare sui social fatti di cui non hanno diretta conoscenza. Quanto alle notizie diffuse dal Collettivo, il dirigente scolastico sta valutando di procedere per vie legali.
La replica
"Ho parlato con la ragazza e con i suoi genitori: non ho cercato di minimizzare o insabbiare nulla – è stata la replica del dirigente scolastico –. Nei giorni scorsi ho convocato gli studenti rappresentanti d'istituto chiedendo di non pubblicare sui social fatti di cui non hanno diretta conoscenza. Ma non ho certo il potere di chiedere alla polizia postale la rimozione di tale materiale". "Credo che questo sia un tentativo di montare un caso mediatico a prescindere dai fatti realmente accaduti – stigmatizza ancora il preside –. Su di me e sulla scuola sono state dette delle falsità che ne infangano l’onore. Per questo ho deciso di procedere con una denuncia nei confronti di questi soggetti in evidente malafede: tutti siamo tenuti al rispetto delle regole".