
Le più colpite sono le tradizionali vie dello shopping come il Quadrilatero
Brescia, 3 ottobre 2020 - Il commercio nel centro di Brescia regge alla prova dell’emergenza sanitaria, ma la geografia risulta profondamente cambiato. La fotografia della dinamica degli spazi commerciali all’interno del Distretto urbano del commercio arriva dallo studio di Luca Tamini e del suo team del Laboratorio urbanistica e commercio del Politecnico di Milano, a cui si è rivolto l’assessorato al Commercio guidato da Valter Muchetti per avere un’analisi precisa su cui costruire il piano strategico di rilancio.
Il confronto tra i dati di gennaio e quelli di settembre parla di un saldo di -23 tra dismissioni (67) e riattivazioni di spazi sfitti (44) nel perimetro del Duc, che è stato aggiornato con l’inserimento di stazione Camera di commercio e l’esclusione del Castello. Il commercio è quello che ha sofferto di più, con un calo del 3,64% (-25 negozi) in 8 mesi; in calo anche la somministrazione di alimenti e bevande, -1,33%, che in termine di valore assoluto significa 4 attività in meno. "Se guardiamo alle chiusure, parliamo comunque di numeri piccoli a fronte di 1.876 attività – sottolinea Muchetti – questo ci fa dire che, tutto sommato, il commercio e l’artigianato nel perimetro del Duc hanno tenuto".
A soffrire di più sono le tradizionali vie dello shopping, come Quadrilatero e corso Palestro-piazza Mercato, dove le 20 dismissioni (il 30% del totale)) non sono state compensate da 7 riattivazioni; tra le chiusure, anche quelle di brand importanti. "Una dinamica – spiega Tamini – che può trovare ragione negli affitti molto elevati. Si dovrebbe aprire un tavolo tra Comune e proprietari". Le principali riattivazioni, invece, interessano zone tradizionalmente meno attrattive come corso Garibaldi, corso Mameli e via San Faustino: merito di affitti più bassi, della presenza dell’Università e delle politiche attive per il commercio.
Il vero banco di prova sarà a gennaio, quando si vedranno le chiusure di chi sta aspettando la fine dell’anno per capire cosa fare. Su questa fotografia e sui successivi monitoraggi si innesterà il nuovo piano strategico, che sarà gestito dal rinnovato Comitato per lo sviluppo economico locale con una dote di 600mila euro. Tra i progetti in divenire c’è la piattaforma digitale del Duc, il nuovo brand di distretto e nuovi orari, per un distretto smart. Alte le aspettative sull’istituzione del Manager di distretto, che dovrebbe essere scelto entro dicembre e che dovrà lavorare per riportare in centro “magneti“, ovvero brand e medie strutture di vendita, non centri commerciali, ma attività che potrebbero trovare posto nei grandi palazzi lasciati vuoti dalle banche.