Brescia, 4 febbraio 2025 - Ricorso al Tar per salvare i gelsi dei Campiani. Lo ha annunciato la prima firmataria della petizione depositata in Comune, Alessandra Mollica, in commissione consiliare congiunta Ambiente e Urbanistica. Oggetto della petizione era la richiesta di riconoscimento della monumentalità di nove gelsi in un’area privata, a ridosso del Parco delle Colline, che potrebbero essere abbattuti visto che è stato rilasciato il permesso di costruire. Una seconda petizione, ancora non depositata, ha raggiunto quasi tremila firme per sospendere cautelativamente il permesso edilizio concesso. L’edificabilità dell’area era stata prevista dal Pgt del 2012 e mai modificata in questi anni.
"Intervenga la magistratura”
“Ho depositato un ricorso al Tar – ha spiegato Mollica – riguardo aspetti procedimentali sulla gestione di questa petizione, in particolare la risposta fornita il 12 dicembre, in cui si escludeva il carattere di monumentalità dei gelsi, dando però atto che non era stata fatta un’istruttoria”. Lacuna a cui il Comune sta ponendo rimedio: l’assessora all’Ambiente Camilla Bianchi ha fatto sapere che è stato chiesto ai proprietari l’accesso all’area, per verificare se gli alberi abbiano le caratteristiche della richiesta di monumentalità. “Nell’invio del 2022 – ha ricordato Bianchi – abbiamo segnalato in Regione 14 alberi, ma solo 6 sono stati approvati”.
Le ragioni
Secondo i firmatari della petizione, sostenuta dal consiglio di quartiere di Urago Mella, la normativa non è così rigida da fermarsi al centimetro della circonferenza per decretare la monumentalità di un albero. “Chiunque si ponga alla sommità di viale dei gelsi – ha detto Mollica – non può non notare la linea di continuità del viale, dalla collina alla città. Non è possibile pensare che l’ultima parte sia passibile di cesura, solo perché è in area privata”. La discussione è stata rimandata, in attesa della seconda petizione. “Dimostrate che siete la giunta del consumo di suolo zero – ha incalzato la maggioranza Michele Maggi della Lega –. Rimuovete le aree edificabili”.