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Brescia: sanzioni per 82mila euro alle strutture ricettive per irregolarità sull'imposta di soggiorno

La Loggia accerta 82mila euro di sanzioni per irregolarità nelle strutture ricettive, con un turismo in crescita nel 2024.

L’assessore Marco Garza

L’assessore Marco Garza

Incrocio di banche dati, verifiche della Polizia locale, ma anche segnalazioni di turisti che, con senso civico d’altri tempi, hanno avvisato il Comune della mancata applicazione dell’imposta di soggiorno da parte delle strutture in cui avevano pernottato. C’è tutto questo dietro il giro di vite che la Loggia ha potuto mettere a segno, accertando 82mila euro di sanzioni per irregolarità delle strutture ricettive (per lo più extralberghiere, come affitti brevi e case vacanza), da gennaio ad ottobre 2024. Si tratta di un bel salto, rispetto ai 56 mila euro del 2023, che rappresentano circa l’8% del gettito annuo dell’imposta di soggiorno (che a Brescia “cuba” circa un milione).

"Nei mesi scorsi abbiamo armonizzato le tariffe – ha ricordato Andrea Poli, assessore alle Attività produttive del Comune di Brescia – non per colpire qualcuno ma per creare un percorso di equità. I dati oggi ci dicono che questo non ha scoraggiato il turismo, che si conferma in crescita anche nel 2024".

Nei primi tre trimestri sono stati censiti 753379 pernottamenti, il 21% in più rispetto al 2022, il 7% in più rispetto al 2023, anno record per l’effetto di Capitale della Cultura. Nel complesso, la raccolta dell’imposta di soggiorno è di 1.025.705 nei primi tre trimestri del 2024, praticamente quanto l’intero 2023. A fronte dell’aumento dell’imposta di soggiorno, non c’è stato quindi il temuto calo di presenze.

"Abbiamo dato nuova dignità all’imposta di soggiorno – ha aggiunto l’assessore al Bilancio Marco Garza – facendo finalmente un lavoro mirato sulla costruzione di una nuova prassi operativa nella gestione del tributo. L’attività di controllo ha dato il segno di un cambiamento, facendo emergere sacche di irregolarità, sull’errata applicazione dell’imposta, su immobili allocati in modo irregolare, da cui sono scaturite anche segnalazioni certificazione all’Agenzai delle Entrate. Un meccanismo di equità e giustizia, perché il settore del turismo ha beneficiato molto degli investimenti del Comune, per cui ci deve essere una redistribuzione". I controlli (46) hanno riguardato tutte le strutture ricettive (500 circa quelle censite), ma le irregolarità sono state riscontrate soprattutto nell’extra-alberghiero.

Federica Pacella