BEATRICE RASPA
Cronaca

Brescia, spara al fratello e ora si pente: "Volevo solo spaventarlo"

L’agricoltore Giovanni Pesce ha spiegato al gip di aver reagito dopo l’ennesima lite. Ma il giudice gli nega i domiciliari: resta in carcere

Carabinieri nel cortile dove è avvenuta la lite tra i due fratelli

Brescia – Rimarrà in carcere Giovanni Pesce, l’agricoltore 69enne di Buffalora che sabato scorso ha sparato al fratello Francesco, di un anno più giovane, nel cortile dell’azienda di famiglia. Pesce ieri è comparso davanti al gip per l’interrogatorio di convalida, durante il quale ha risposto a tutte le domande.

L’uomo ha ammesso gli addebiti e si è detto “molto dispiaciuto“ per quanto successo, ma ha spiegato anche che non intendeva uccidere il fratello, solo spaventarlo durante l’ennesima lite al culmine della quale avrebbe perso la testa. Il pm Francesco Carlo Milanesi gli contesta il tentato omicidio pluriaggravato, non solo dal legame di parentela con il ferito ma anche dai futili motivi. L’avvocato Elena Bellogini, che assiste l’agricoltore con il collega Gianfranco Abate, aveva chiesto un ammorbidimento della misura cautelare e il trasferimento di Pesce ai domiciliari (dalla figlia) ma il giudice ha ritenuto sussistente il rischio di reiterazione del reato, dunque ha confermato la permanenza dietro le sbarre.

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La violenza è esplosa appunto il pomeriggio del 5 agosto nel cortile di una cascina tra i campi nella prima periferia est di Brescia, in via San Benedetto 8, nella frazione di Buffalora. Il cortile dell’azienda agricola di Giovanni Pesce, a ridosso delle abitazioni della famiglia composta da cinque fratelli e una sorella, tutti vicini (fatta eccezione per la sorella, che vive altrove). Tra Giovanni e Francesco, in lite perenne per divergenze caratteriali, gli strascichi di una eredità contesa, questioni attinenti alla gestione dell’azienda ma anche problemi banali quale un posteggio “sbagliato“ o l’accumulo di materiale in luoghi sgraditi, la situazione è degenerata a tal punto che il primo ha impugnato la sua pistola e ha fatto fuoco almeno tre volte all’indirizzo dell’altro.

Un colpo ha centrato Francesco Pesce allo sterno, ma il 68enne si è miracolosamente salvato, gli organi vitali non sono stati lesionati. Ancora in ospedale, le sue condizioni stanno lentamente migliorando e dovrebbe ormai essere fuori pericolo.